Le multe auto a disabile per sosta o passaggio in ZTL sono valide? Scopriamolo e cosa fare per non pagare
La vettura con il contrassegno invalidi che passa in una Ztl o in una corsia preferenziale non può essere multata dagli agenti preposti ai controlli stradali. Il rilevamento dell’infrazione relativa al passaggio di una macchina con il contrassegno invalidi in una corsia preferenziale o in una Ztl da parte della Polizia Locale non può portare ad una sanzione.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con un’ordinanza recente nella quale sottolinea come il Comune non possa limitare la circolazione di un disabile per le strade del territorio italiano. La multa appare quindi illegittima.
Si tratta di un concetto molto semplice, che tende a proteggere i soggetti con gravi patologie invalidanti: una persona che vive in condizioni difficili per importanti problemi di salute deve potersi muovere liberamente ovunque desideri, senza dover preventivamente comunicare la targa del suo veicolo se attraversa una Ztl o si sposta sulla corsia preferenziale. Naturalmente il disabile deve avere sulla macchina il contrassegno che ne attesta l’invalidità.
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Multa a disabile: la sentenza
I giudici della Cassazione si sono ritrovati più volte ad esaminare casi in cui i soggetti portatori di handicap si sono visti appioppare sanzioni e contravvenzioni ed hanno ritenuto che tali multe siano del tutto illegittime perché essi devono poter circolare liberamente anche nelle parti delle città a traffico limitato o sulle corsie preferenziali dove normalmente transitano i mezzi pubblici. Questo per facilitare i loro spostamenti, già difficili a causa della forma invalidante che li affligge.
Ecco dunque che, nonostante si creino evidenti disguidi legati in taluni casi all’utilizzo di un’auto di un altro familiare, la cui targa non è stata segnalata al Comune per cui l’ente pubblico ha difficoltà a riconoscere la vettura come autorizzata a passare in Ztl o nelle corsie preferenziali, non si possa procedere con le sanzioni amministrative se c’è il possesso del contrassegno invalidi.
E’ proprio questo tesserino personale e nominativo che viene rilasciato alla persona portatrice di handicap a fare la differenza. Il contrassegno invalidi consente loro di circolare per le strade italiane e di sostare sia nelle zone pedonali urbane che nelle Ztl non solo comunali. Non è quindi riferito al mezzo che utilizzano che può cambiare ma interessa la persona: le amministrazioni pubbliche devono dunque fare i conti con eventuali problemi organizzativi e non è il soggetto disabile a doversi fare carico di tali difficoltà, visto che egli ha già purtroppo le sue.
Il tesserino invalidi deve essere esposto sul mezzo e risultare ben visibile nella parte anteriore, in modo da essere facilmente riconoscibile dalle telecamere e dagli organi di polizia. Così facendo il titolare può transitare in ogni regione e comune italiano, sulle corsie preferenziali, nelle Ztl, nelle Ztc e nelle zone pedonali cittadine.
Contrassegno Unico Disabili Europeo
Da un anno è stato istituito il Cude, Contrassegno Unico Disabili Europeo, che ha un proprio portale sul quale si trovano tutti i dati delle persone che lo posseggono. Questo sistema informatizzato consentirà nel prossimo futuro agli organi preposti al controllo di avere in tempo reale tutte le informazioni utili ed i Comuni potranno utilizzare la piattaforma prima di inoltrare multe a soggetti che per legge non sono tenuti a pagarle.