Tra pochi giorni scadrà il termine utile per inviare la domanda per il bonus una tantum 200 euro, previsto dal Decreto aiuti bis.
A partire dal 26 settembre e fino al 30 novembre 2022, alcune categorie di lavoratori e cittadini che hanno diritto di accedere al beneficio contro il caro bollette, possono presentare domanda all’INPS. Ci stiamo riferendo a lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali INPS.
Il bonus una tantum di 200 euro è uno dei primi aiuti che il Governo ha messo a disposizione delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà a causa della crisi energetica. Si tratta di un beneficio economico riconosciuto in presenza di determinati requisiti reddituali e non solo.
Alcune categorie di cittadini sono ancora in attesa dell’erogazione da parte dell’INPS, che potrà accogliere le istanze fino al 30 novembre. Dunque, manca solo una manciata di giorni per cogliere l’occasione.
A chi spetta il beneficio? Quali sono i lavoratori che devono inviare domanda entro il 30 novembre?
Il beneficio introdotto con il Decreto aiuti bis è erogato in maniera automatica in favore di specifiche categorie di cittadini, mentre per altre è prevista la presentazione di una domanda.
In particolare, il bonus è stato erogato d’ufficio in favore di pensionati, disoccupati percettori di Naspi e percettori del reddito di cittadinanza. Dopotutto, per queste categorie di soggetti, l’Istituto è a conoscenza della loro condizione reddituale.
Per i dipendenti, i lavoratori autonomi e i professionisti, invece, occorre dimostrare di essere in possesso dei requisiti reddituali richiesti dal decreto. Ci stiamo riferendo all’aver maturato un reddito annuo lordo pari o inferiore a 35.000 euro, nel periodo d’imposta 2021.
Ad ogni modo, per alcune categorie di lavoratori, che hanno diritto al bonus, è previsto l’invio di un’istanza entro il 30 novembre. Ci stiamo riferendo a:
La domanda da inviare per ottenere il bonus, va presentata all’Istituto previdenziale se si ritiene di essere in possesso dei requisiti previsti.
In ogni caso, oltre ai requisiti reddituali, per le suddette categorie di soggetti, è prevista un’ulteriore condizione: essere titolari di partita Iva e aver versato almeno un contributo previdenziale a partire dal 1° gennaio 2020.
Per presentare la domanda è necessario accedere al portale dell’INPS, con le proprie credenziali digitali SPID, CIE o CNS.
Sulla piattaforma telematica è disponibile il servizio gratuito “Indennità una tantum 200 euro – Domanda”. A questo punto, l’utente dovrà selezionare la categoria di beneficiari alla quale appartiene e, per la quale, intende presentare la domanda.
In alternativa, è possibile rivolgersi ai patronati abilitati o ai Caf che eseguiranno la procedura online. Oppure è possibile contattare un operatore tramite uno dei seguenti numeri di telefono:
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