La nascita di un amore in rete non ha sempre un lieto fine. Dietro lo schermo potrebbe nascondersi un assassino e il sogno potrebbe trasformarsi improvvisamente in un incubo.
È successo a Blanca Arellano, una donna di 51 anni che ha avuto l’illusione di trovare l’amore prima di capire chi si nascondeva veramente dall’altra parte dello schermo.
La ricerca dell’amore accomuna ogni persona. Il desiderio di incontrare l’anima gemella, la metà che ci completa, ci comprende, rimane vicino a noi nel bene e nel male è talmente forte quanto, a volte, irrealizzabile. D’altronde siamo 8 miliardi di persone sulla Terra, e se il partner ideale vivesse all’altro capo del mondo? Eppure la speranza non deve mai lasciare il posto alla rinuncia perché la felicità è un diritto di tutti. Così si continua a cercare ma non sempre si capisce quando è bene rallentare, diffidare dell’altro e aspettare prima di prendere decisioni dalle quali, forse, non si potrà più tornare indietro. Se Blanca Arellano avesse solo lontanamente immaginato chi realmente fosse l’uomo incontrato in rete avrebbe desistito dalla volontà di prendere un aereo per raggiungerlo e compiere, così, il suo ultimo viaggio terreno.
Purtroppo, però, riconoscere i manipolatori e le persone disumane è difficile e la fiducia negli altri di chi, invece, ha un animo puro può far cadere in un errore fatale.
Una relazione virtuale iniziata da diversi mesi, nata su un’app di incontri, è costata la vita ad una donna messicana di 51 anni, Blanca Arellano. Il suo lui – che poi si è rivelato essere un brutale assassino – si chiama Juan Pablo Jesús Villafuerte, di anni 37. Si tratta di uno studente di medicina umana e biotecnologia peruviano, residente a Lima.
Le conversazioni online hanno convinto la donna a prendere un aereo e fare un viaggio di circa 5 mila chilometri per incontrare quello che per lei sarebbe potuto essere l’uomo della sua vita. In realtà è stato l’uomo che la vita gliel’ha tolta. Dopo una settimana passata insieme – sette giorni che hanno permesso a Blanca di innamorarsi di Juan come riferito dalla nipote Karla – quel principe di morte l’ha uccisa e smembrata.
L’uomo è stato arrestato in attesa di processo nel quale risponderà sia dell’accusa di omicidio che di quella di traffico di organi umani. A dare l’allarme della sparizione di Blanca sono stati i familiari messicani non riuscendo più a mettersi in contatto con la donna. La nipote Karla ha utilizzato i social per chiedere informazioni e ha contattato lo stesso Juan. Le parole fredde e calcolate dell’assassino sono state “Ha deciso di andarsene perché non potevo offrirle la vita che voleva, si è annoiata di me ed è partita per tornare in Messico“.
Dopo pochi giorni la terribile notizia che i familiari di Blanca temevano più di tutto. Una testa mozzata è stata ritrovata – con il volto asportato da strumenti chirurgici – su una spiaggia vicino al luogo di residenza di Juan. Poi è stato trovato un dito con un anello argentato ma senza polpastrello. Gli inquirenti non hanno avuto dubbi sulla colpevolezza dell’uomo conosciuto in rete anche se quest’ultimo continua a negare di essere colpevole. Eppure la presenza di organi umani in un video girato su TikTok pochi giorni dopo la scomparsa di Blanca e l’acquisto di candeggina lasciano pochi dubbi su quale mostro potrebbe essere Juan Villafuerte.
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