L’attenzione dev’essere sempre alta quando si parla di bufale e fake news che corrono sui social, come nel caso del bollo auto che sarebbe illegale: qui tutti i dettagli
Il rischio bufala, soprattutto mediante i social, è sempre dietro l’angolo e per tale ragione va prestata sempre grande attenzione e bisogna informarsi: tra queste, una ricorrente riguarda il bollo auto che, secondo la fake news, sarebbe illegale. Di che si tratta nel dettaglio.
Stando alla bufala che gira in rete e sui social, il pagamento del bollo auto non sarebbe legittimo. Ciò si legherebbe ad una presunta denuncia da parte di un dipendente di Equitalia. A spiegarlo nel proprio approfondimento è Newsauto.it.
Da tempo infatti sul web e sui social di tanto in tanto girano delle presunte notizia che fanno cenno ad una fantomatica illegalità a proposito del bollo auto quale tassa di possesso. E che, ancora, la Comunità Europea sanzionerebbe annualmente l’Italia.
La verità però è tutt’altra e quanto appena riportato invece si lega, come detto, a bufale e fake news.
Bollo auto illegale, attenzione a bufale e fake news
Il tema che si lega in generale alle auto desta sempre grande attenzione, poiché si tratta di una questione che, da vari punti di vista, chiaramente interessa da vicino tantissime persone. Si pensi per esempio all’argomento inerente le accise: ecco quali sono e quanto pensano sul consumatore.
Non sorprende dunque che circolino online, tra web e social, bufale e fake news, a maggior ragione se poi ai veicoli si aggiunge il tema, legato a questioni economiche, e nel dettaglio alle tasse, nella fattispecie il bollo auto. Per tale e per altri ragione è bene dunque essere sempre accorti alle presunte (false) notizie.
Stando infatti a tale fantomatiche fonti, come spiega Newsauto.it, la tassa automobilista sarebbe illegale in Europa. Pertanto, l’Italia riceverebbe sanzioni ogni anno. Ma non è tutto, perché da parte della Commissione Europa vi sarebbe poi la richiesta della rimozione del bollo auto “per allinearsi agli altri Paesi“.
Una richiesta che secondo tale fake news sarebbe ignorata dal Paese visto che le “entrate dei bolli auto sono nettamente superiori alle multe”. Di riflesso, si legge ancora, il Paese ignorerebbe l’aspetto in questione, proseguendo col pagamento della multa e alla riscossione.
Andando al punto, si tratta di una falsa notizia, una fake news che gira da alcuni anni e talvolta diventa virale, particolarmente sui social network.
Bollo auto legittimo: alcuni dettagli
Per quanto attiene il bollo auto, quest’ultimo è assolutamente legittimo, ed è per tale ragione che quella sopra riportata è una bufala. Si tratta della tassa di possesso che, come spiegato, viene pagata anche nel Regno Unito e in Germania. Così come in Danimarca, in Portogallo, in Spagna ed in Olanda.
Ulteriori dettagli da sapere in merito si legano al 2012, al Parlamento Europeo. Quest’ultimo, in risposta ad una interrogazione inerente la “tassazione delle autovetture nell’UE e il bollo auto italiano”, ha fatto chiarezza circa tali aspetti. Ovverosia che i regimi fiscali nazionali, a proposito della tassazione delle autovetture, sono a discrezione degli Stati membri.
Da parte della Commissione Europea vi è stato anche l’avvio di uno studio al fine di poter constatare la situazione circa la tassazione delle stesse e del mercato automobilistico europei all’interno degli Stati medesimi.
Veicoli e tasse
Talvolta, da martedì alcuni può esservi un po’ di confusione a proposito del tema. Nel dettaglio, accade talvolta che il bollo auto viene confuso con la tassa di circolazione. Dal punto di vista giuridico non è tale, ma è una tassa di possesso. Si lega cioè alla proprietà del veicolo, e non rispetto alla circolazione.
Dunque, ad esser tenuto al pagamento è chiunque sia proprietario dei veicoli, al di là del reale impiego. Sino al 1983, il bollo auto era una “tassa di circolazione” dovuta solo nel momento in cui si impiegava il mezzo su strada pubblica.
Questi, alcuni dettagli sul tema. Ad ogni modo rispetto al bollo auto e ai diversi aspetti, è sempre bene approfondire in caso di dubbi per saperne maggiormente, anche rivolgendosi agli esperti del campo e professionisti del settore.