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Tecnologia

L’intelligenza artificiale è oggi abbastanza potente da portarci velocemente nel futuro ma i problemi non saranno banali

Le nuove tecnologie stanno accelerando lo sviluppo e l’applicazione dell’intelligenza artificiale. Oggi è piccolo numero di aziende tecnologiche che lavorano direttamente sul campo, in grado di dare la direzione dello sviluppo a livello globale.

Se il resto della società non si impegnerà in termini politici, sarà questa piccola élite allora a decidere come questa tecnologia cambierà le nostre vite.

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Come appare chiaro dai risvolti pratici che l’intelligenza artificiale applicata a tecnologie di uso quotidiano ha avuto negli ultimi anni, dovrebbe essere ovvio come la tecnologia AI possa trasformare radicalmente il mondo.

L’impatto reale che l’IA può avere oltre a quella già presente nel quotidiano: motori di ricerca, applicazioni di trading, ricerca di mercato, prenotazioni, fino alla creazione di contenuti, può essere sufficiente da portarci in un nuovo futuro qualitativamente diverso in pochissimo tempo.

Oggi dei ricercatori che mirano ad aumentare la sicurezza dei sistemi di IA non ricevono le risorse di cui hanno bisogno. Nel 2020 sono stati spesi tra i 10 e i 50 milioni di dollari per affrontare il problema; il dato si scontra con investimenti aziendali nell’IA che nello stesso periodo hanno raggiunto un totale di 125 miliardi di dollari. Le aziende stanno spingendo la tecnologia senza considerazione per l’impatto a medio e lungo termine.

L’intelligenza artificiale è capace di battere gli esseri umani nei test relativi a molti domini cognitivi

Solo 10 anni fa, nessuna macchina poteva fornire in modo affidabile servizi basati sul riconoscimento del linguaggio o delle immagini raggiungendo un livello di intelligenza simile a quello umano. Oggi invece i sistemi di intelligenza artificiale sono diventati capaci di battere gli esseri umani nei test relativi a questi domini cognitivi.

Un’altra differenza evidente è la velocità con cui una macchina può assorbire ed elaborare le informazioni. Per questo i domini in cui le macchine superano già gli umani sono in costante aumento: a partire dagli scacchi, negli anni ’90, i sistemi di intelligenza artificiale hanno raggiunto livelli sovrumani più di un decennio fa. In altri giochi come Go o giochi di strategia complessi, questo è successo più di recente.

L’IA avrà una varietà di impatti sconosciuti, benefici e travolgenti; ogni cambiamento porta tuttavia anche possibilità di esiti negativi, in particolare quando questi avvengono senza preparazione di tipo socio economica.

Lo sviluppo dell’IA può rappresentare una minaccia maggiore per la prosperità a lungo termine della società rispetto a qualsiasi altro problema attuale. È ciò che sembrano prospettare molti ricercatori nel campo oggi pioniere in ambito tecnologico; la preoccupazione è l’obsolescenza che questa può dare a mansioni lavorative, nonché a funzioni sociali come quelle di controllo, sicurezza e decisione.

Per avere un termine di paragone nella storia dell’umanità, due sono state le grandi trasformazioni: la rivoluzione agricola e quella industriale. L’IA può essere all’altezza di un cambiamento sulla medesima scala, cambiando il mondo oggi interconnesso, per miliardi di persone contemporaneamente.

I sistemi di intelligenza artificiale possono anche causare danni non intenzionali?

Il concetto di IA che arriva a quella dell’essere umano ha vantaggi notevoli; usare la familiarità della nostra intelligenza come riferimento ci fornisce alcune indicazioni chiare su come immaginare le capacità di questa tecnologia.

Tuttavia, ancorare i futuri sistemi di intelligenza artificiale alla realtà familiare dell’intelligenza umana comporta il rischio di dimenticare grandi le differenze dei risvolti pratici.

Alcune di queste sono evidenti. Ad esempio, i sistemi di intelligenza artificiale possono essere dotati dell’immensa memoria dei sistemi informatici, contro i quali la decisione umana si scontra con il limite di archiviare, utilizzare e correlare le informazioni.

I sistemi di intelligenza artificiale possono anche causare danni non intenzionali, quando agiscono in modo diverso da quello previsto o falliscono. Ad esempio, nei Paesi Bassi la pubblica amministrazione utilizzava un sistema di intelligenza artificiale che ha falsamente affermato l’accusa per 26.000 genitori di richieste fraudolente relative agli assegni di assistenza. Le false accuse hanno causato problemi a molte famiglie bisognose; la gravità è stata tale che ciò ha portato il governo olandese alle dimissioni nel 2021.

Man mano che l’IA diventa più potente, i possibili impatti negativi crescono con essa

Come è facile immaginare un’IA più potente può portare a spostamenti e concentrazioni estreme di potere e ricchezza. Nelle mani dei governi autoritari è oggi già in grado di aumentare a dismisura la capacità di sorveglianza e controllo di massa.

Anche se l’IA intraprende azioni che danneggiano la società questo rischio sta purtroppo ricevendo poca attenzione da parte del grande pubblico. Il motivo della preoccupazione non è banale; sebbene sia possibile costruire un’IA programmate evitare qualsiasi problema frutto di errori prevedibili, è difficile prevedere tutte le possibili conseguenze dannose non intenzionali.

Oggi esistono sistemi di intelligenza artificiale responsabili di sistemi molto complessi: prenotazione di un volo aereo, monitoraggio della sicurezza negli aeroporti e anche assistenza ai piloti durante il volo.

In finanza i sistemi di intelligenza artificiale determinano sempre più spesso l’esito di un prestito, delle operazioni di trading o anche più semplicemente dell’ottenimento di una agevolazione fiscale. Oltre a questo, al giorno d’oggi diversi governi stanno acquistando sistemi d’arma autonomi.

I sistemi di intelligenza artificiale aiutano a programmare il software che usi e a tradurre i testi che leggi. Gli assistenti virtuali, gestiti dal riconoscimento vocale, sono entrati in molte famiglie nell’ultimo decennio.

Tutti i sistemi di intelligenza artificiale che si basano sull’apprendimento automatico devono essere addestrati. L’addestramento deve essere programmato ed è capace di generare progressi in modo esponenziale. Per i primi sei decenni, il calcolo dell’allenamento è aumentato in linea con la legge di Moore, raddoppiando all’incirca ogni 20 mesi. Dal 2010 circa questa crescita esponenziale ha accelerato ulteriormente, fino a raddoppiare il tempo di circa 6 mesi. Si tratta di un tasso di crescita esponenziale che rende sempre più macroscopiche le responsabilità a cui è possibile assegnare questo tipo di tecnologia.


    Andrea Carta

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