Buoni fruttiferi postali 2023: interessi pazzeschi e aspetti importanti da sapere

Interessi, calcoli, tipologie dei buoni fruttiferi postali: ecco quali sono gli aspetti importanti da conoscere a seguire

C’è sempre grande attenzione sui buoni fruttiferi postali, un tema che desta interesse sotto vari aspetti, dagli interessi alle diverse tipologie. Ecco di seguito alcuni preziosi dettagli in merito.

Buoni fruttiferi postali
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Quando si parla di buoni fruttiferi postali si fa riferimento a titoli che sono emessi da Cassa Depositi e prestiti. Quest’ultimi sono garantiti dallo Stato e posti sul mercato da Poste Italiane.

Vari i vantaggi a coloro che li sottoscrivono, fra cui una tassazione agevolata. E, anche, zero costi per l’acquisto e circa il rimborso del capitale maggiorato in relazione agli interessi.

Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. è una istituzione finanziaria pubblica controllare dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Mediante tale modalità si vanno a finanziare diverse progetti di sviluppo per l’Italia, andando a raccogliere risorse finalizzate alla promozione di investimenti. E ciò per migliorare il sistema imprenditoriale, i servizi pubblici locali. Così come le infrastrutture.

Come spiega QuiFinanza, gli strumenti in questione consentono l’investimento dei risparmi comprando dei titoli di credito. Ovverosia contratti cui si prevede il rimborso del capitare a scadenza rivalutato di un determinato rendimento a seconda dei prodotti oggetto della scelta.

Questi sono investimenti a lungo termine. Talvolta occorre, al fine della ricezione degli interessi, attendere alcuni anni. Si va da un minimo di quattro ad un massimo di vent’anni. La richiesta di rimborso può avvenire in ogni momento.

Buoni fruttiferi postali, quali sono: minori, ordinario e altre tipologie

Tanti gli aspetti rilevanti quando si parla di buoni fruttiferi postali, come nel caso di quelli con migliori rendimenti a febbraio 2023: qui gli aspetti da approfondire.

Qui invece un focus sul buono ordinario a proposito del rendimento e di quanto vale, tutti i dettagli all’interno.

I tipi di buoni sono diversi, a cominciare da quello dedicato ai minori, con il rendimento che cresce sino a quando si compiono i 18 anni d’età. Il tasso di interesse annuo a lordo è del 2.50 per cento dopo un anno e sei mesi, due e te anni, e del 2.75 per cento dopo quattro anni.

Alla fine del quinto anno spetta il tre per cento, alla fine del sesto e del settimo il 3.25 per cento. E ancora, alla fine dell’ottavo, nono, decimo ed undicesimo, il 3.50 per cento. Dal dodicesimo al quindicesimo il 4 per cento, e per concludere alla fine del sedicesimo, diciassettesimo e diciottesimo anno, il 4.50 per cento.

Ma non è la sola tipologia. Si pensi a buono 3×4. rendimento di 0.50 per cento loro annuo alla scadenza. La durata è di dodici anni. Consente di fruire di interessi fissi crescenti, vi è modo di far richiesta del rimborso quando si vuole e della ricezione del pagamento di quanto maturato ogni 3 anni. Dunque al terzo, al sesto e al nono.

Vi è poi il buono 4×4, con rendimento annuo lordo di 0.75 per cento a scadenza, durata sedici anni. Interessi fissi che crescono ogni quattro anni. Rendimento effettivo all’inizio è 0.20 per cento, interessi dello 0.20 alla fine del 2° quadriennio. 0.40 per cento per quello che segue e dello 0.75 per cento al sedicesimo anno.

Quello ordinario dura vent’anni con rendimento fisso crescente maggiorato anno dopo anno. Si parte dallo 0.05 per cento sino a 0.30 per cento al ventesimo anno. Per quanto riguarda il buono 4 anni Risparmiosemplice, la durata è minore, quarantotto mesi. Rendimento di 0.25 per cento lordo annuo a scadenza.

Questi alcuni dei buoni disponibili. Qui sulla pagina presente sul portale ufficiale di Poste Italiane è possibile consultare nel dettaglio queste ed altre tipologie.


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