La corsa è iniziata. Chi sarà il primo a raggiungere il traguardo combinando intelligenza artificiale e ricerche sul web? Google farà di questo campo il suo nuovo principale giro d’affari.
Microsoft ha investito miliardi su ChatGPT con un potenziale di mercato che non ha lasciato indifferenti Google e persino la cinese Baidu che hanno fatto la loro contromossa annunciando strumenti simili basati sull’AI.
ChatGPT ha spaventato Google, da anni la società lavora a un’intelligenza artificiale generativa in ambito linguistico. Non è proprio il caso di ChatGPT, non almeno nella sua versione attuale: vincerà la sfida chi sarà in grado di scrivere testi compiuti come e in certi casi meglio di un essere umano.
Sundar Pichai, il Ceo di Google rimane cauto ma cerca di rispondere al successo di ChatGpt, tramite uno strumento chiamato di intelligenza artificiale chiamato Bard.
ChatGPT è capace di dialogare con gli esseri umani, rispondendo ai loro quesiti con estrema creatività: può scrivere racconti, testi di canzoni e persino funzioni in linguaggi di programmazione. Su questo nuovo campo di battaglia Google vuole essere la prima o almeno competere pari merito con OpenAi, la startup californiana che è stata finanziata in particolare da Microsoft.
Per questo Google ha deciso di svelare non solo il nome ma anche quello che la nuova Intelligenza Artificiale ‘Bard’ potrà fare. Google Bard viene definita da Pichai come uno strumento per “combinare l’ampiezza della conoscenza mondiale con l’intelligenza, la potenza e la creatività dei nostri grandi modelli linguistici.”
Ieri Bard è stata presentata durante un evento trasmesso dal vivo da Parigi. L’intelligenza artificiale non è stata tuttavia abbastanza accurata nelle risposte causando un’impennata delle vendite sul titolo di Alphabet Google.
La società che ha visto andare in fumo oltre 100 miliardi di capitalizzazione di mercato ha discusso alcune delle capacità di Bard e mostrato come può essere utilizzato. Ad esempio l’IA è in grado di comparare e mostrare i pro e i contro dell’acquisto di un’auto elettrica o di pianificare un viaggio o una vacanza.
Bard sarà testata in questi mesi e sarà disponibile entro fine anno. Nel frattempo bisognerà evitare che l’intelligenza artificiale commetta altri errori prima di essere diffusa al grande pubblico. La responsabilità è notevole sia per la nostra società che per i destini del colosso tecnologico.
Gli errori di Bard più che un’espressione di mancanza di conoscenza, sono pesate sulla fiducia che il pubblico riverserà e sulle conseguenze di ciò sulle decisioni umane. Anche per questo gli investitori hanno punito severamente la società; perché su Bard, a quanto pare, Google costruirà il suo motore di ricerca del futuro e baserà il grosso delle sue future entrate.
Google occupa oltre il 90% di questo mercato. Visto il successo di ChatGPT, secondo la stampa americana, il colosso di Mountain View ha alzato le antenne consapevole che questo approccio rivoluzionario potrebbe archiviare per sempre la ricerca su internet così come la conosciamo da vent’anni. Google diventerà un motore di ricerca che integra l’intelligenza artificiale e darà, anziché link su internet, una risposta strutturata alla domanda posta.
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