Il Canone Rai, una delle tasse più ingiuste secondo gli Italiani verrà presto rimosso dall’integrazione con il pagamento delle utenze elettriche.
A partire dal 2016, infatti, nelle bollette di luce e gas degli italiani venne inserita una nuova voce relativa al Canone Rai: 9 euro al mese per 10 mesi.
In questi giorni il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha messo in luce la volontà di cambiare le modalità di riscossione della tassa sulla ricezione della programmazione televisiva e radiofonica della Rai. Se in precedenza l’obbiettivo era inserire una nuova voce in bolletta per evitare l’evasione della tassa, oggi questa risultata come un onere improprio mette in difficoltà il Governo.
Il contesto è cambiato rispetto al 2016, l’Italia si attiene molto di più a direttive di riforma che arrivano da Bruxelles. L’Ue ha decretato quella del canone Rai una voce incongrua tra le utenze elettriche che a partire dal 2024 potrà essere rimossa definitivamente.
Le pressioni si erano già manifestate sul vecchio esecutivo: con il governo Meloni c’è tuttavia meno spazio di trattativa nei confronti dell’Ue e nelle intenzioni elettorali della Lega c’era e c’è tuttora l’intenzione di eliminare il Canone Rai. Se questo non sarà possibile, data la difficoltà a reperire diversamente i fondi il canone Rai tornerà a essere pagato con un altro sistema che deve coniugare certezza del pagamento e normative comunitarie.
Si aprono quindi le porte a una svolta, per la tassa televisiva per cui ricordiamo, c’è sempre la possibilità di richiederne l’esenzione se non si possiedono apparecchi radiotelevisivi in grado di riceverne il segnale o in alternativa se il contribuente ha più di 75 anni oppure se è militare o un diplomatico straniero.
Una possibilità di cui si era vociferato nei mesi scorsi quella di una proposta alquanto discutibile, ma lontana dal poter essere limitata dall’Ue e dalle norme sulla concorrenza di unire bollo auto e Canone Rai in un’unica tassa.
Come in bolletta sarebbero due oneri di spesa con voci separate ma indifferibili al momento del pagamento. La soluzione finale, pur passando il Canone alle competenze delle Regioni, potrebbe essere più sostenibile per i cittadini. L’Italia, dunque, potrebbe emulare il modello israeliano accorpando tassa sulla televisione e tassa sull’auto. In questo modo la riscossione per la quasi totalità dei cittadini è assicurata.
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