Attraverso la nebbia delle previsioni restano incerte le prospettive dei prossimi mesi. Mercati azionari e obbligazionari possono dare nuovi segnali che invertiranno il trend negativo.
Ad anticipare i mercati gli Stati Uniti che hanno per primi registrato significativi rialzi nei tassi di interesse nel 2022. L’Ue segue il passo con Christine Lagarde che ha confermato l’aumento di mezzo punto dei tassi europei a marzo.
La sensazione generale è che i rischi ora siano più bilanciati che a dicembre. Nonostante la situazione di inflazione e crescita sembra tornare sotto controllo le stime di consenso prevedono ancora una recessione, seppur lieve, fino alla metà del 2023.
In questo contesto il Tesoro ha affidato a Deutsche Bank, J.P. Morgan, Nomura Financial, Société Générale e UniCredit, il mandato per il collocamento di un nuovo BTP trentennale con scadenza il 1° ottobre 2053.
La Bce ha in portafoglio oltre 700 miliardi di euro di obbligazioni italiane. L’economia del nostro Paese rimane una delle sfide decisive per i prossimi tempi, data la sua importanza per tutta l’Ue. L’aspettativa al momento è che l’economia italiana non subisca un forte rallentamento il prossimo anno ma che il Pil cresca nel complesso intorno all’1%.
La sfida per Lagarde e per la Bce invece è data dal tipo di dinamiche dei prezzi dell’energia. La Banca aumenta i tassi evitando gli effetti sul calo del Pil pur limitando al contempo l’inflazione. Una politica di compromesso che potrebbe saltare per una nuova crisi energetica. La Bce aumenta i tassi meno di altre banche centrali cercando di riprendere le redini dell’inflazione. Riuscirci è la vera sfida per la credibilità della Banca centrale.
Sulle piazze europee Il FTSE 100 di Londra +0,5%, ha toccato il nuovo record, superando quota 8mila punti per la prima volta nella storia. Nuovo massimo annuale anche per l’Eurostoxx 50. Migliora anche il nostro FTSE MIB che ha chiuso prossimo dal record degli ultimi 12 mesi toccato martedì a 27.680 punti.
Tra le considerazioni di portafoglio in ottica di investimento è possibile diversificare sulle infrastrutture statunitensi, tra cui: gestione dei rifiuti, gasdotti e le società di servizi delle utenze primarie. Per quanto riguarda queste, le attività focalizzate negli Stati Uniti e il contesto normativo offrono un certo grado di protezione dalle minacce geopolitiche e consentono di evitare parte degli effetti dovuti all’aumento del costo del capitale e dell’inflazione.
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