Il problema degli stipendi, troppo bassi, in Italia è annoso e ormai datato: alle paghe troppo basse si aggiunge la pressione fiscale. Esiste un modo per aggirare il problema?
Esiste un modo semplice per migliorare il proprio stile di vita senza cambiare il proprio lavoro.
Chi ama il proprio lavoro e lo svolge in remoto ma non riesce ad avere uno stile di vita che lo rende felice può pensare di trasferirsi in un altro Paese europeo. Lo stipendio o la pensione italiane possono dare molte più opportunità in alcuni Paesi dove la vita costa meno; considerare la possibilità di emigrare e trasferire la propria residenza può essere un ottimo modo per avvantaggiarsi della moneta unica.
Tra i migliori paesi in cui trasferirsi per un italiano mantenendo il proprio lavoro ci sono il Portogallo e la Grecia. Chi lavora da remoto, infatti, può fare una mossa risolutiva trasferirsi dall’Italia dove la vita costa meno pur senza rinunciare alla sicurezza di rimanere in Ue e relativamente vicino a casa.
Tra gli altri paesi migliori e più simili all’Italia dal punto di vista culturale c’è la Spagna. Il paese offre un incentivo a chi si trasferisce allargandolo anche al nucleo familiare del lavoratore in remoto. Con l’intento di incoraggiare i “nomadi digitali” a trasferirsi in Spagna, il governo ha previsto lo scorso anno di assicurare una flat tax al 15% per i primi 48 mesi vissuti nel Paese.
Tra le altre mete più ambite per vivere da Re con uno stipendio o pensione da mille euro ci sono, fuori dall’Ue Albania, Croazia, Slovenia e Cipro. Naturalmente bisogna fare i conti con leggi, costumi una socialità e una sanità diverse anche se possibilmente compensabili da un maggiore benessere economico.
Lo stesso discorso vale per i pensionati: il Portogallo vanta una comunità di italiani abbastanza nutrita. Per i cosiddetti residenti non abituali, la tassazione sui redditi, è pari al 10% per i primi dieci anni.
Un altro esempio è Cipro dove la tassazione applicata ai redditi da pensione, per coloro che si trasferiscono dall’estero è nulla per importi inferiori a 3.420 euro al mese o diversamente arriva al 5% all’anno.
Se si accettano certe condizioni socioeconomiche generali è possibile vivere bene anche con 200 euro al mese. Chi lavora da remoto, per esempio, potrebbe andare a vivere in Cile, o in Costa Rica, dove con meno di mille euro al mese si affitta un appartamento splendido e si mangia fuori quasi ogni giorno. Lo stesso discorso si può fare per ambite mete turistiche come Indonesia, Thailandia e Vietnam. Posti bellissimi, in cui passare mesi o anni spendendo anche solo 500 euro al mese.
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