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Economia

Assegno Unico, aumento nel 2023: l’Isee è decisivo, i nuovi importi

La DSU sarà necessaria per l’Assegno Unico. L’aggiornamento al 28 febbraio potrebbe modificare (in meglio) gli importi percepiti.

Se quella relativa al Superbonus rischia di trasformarsi in una telenovela, per le misure di sostegno al reddito delle famiglie la situazione sembra essere meno complicata. Tanto che la Legge di Bilancio 2023 le ha confermate sostanzialmente in blocco.

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L’Assegno Unico universale prima di tutte. Terminata la fase di sperimentazione, il contributo per le famiglie con figli è stato confermato in forma piena a partire da marzo 2022. E ora, a un anno circa dal debutto, ha ricevuto il beneplacito della Manovra per continuare a essere erogato, addirittura con qualche ritocco in senso positivo per l’anno in corso. Buone notizie, in sostanza, per quei nuclei familiari che già nel 2022 hanno ricevuto il sostegno e che si apprestano a riceverlo anche nel 2023 appena iniziato. A patto che vengano rispettati i tempi utili per la presentazione di una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) valida per confermare la percezione. L’Isee, in sostanza, sarà decisivo al fine dell’erogazione dell’Assegno Unico proporzionale alla propria situazione reddituale. Questo perché, in caso l’avente diritto non presentasse un’adeguata dichiarazione, pur non perdendo il diritto al rinnovo automatico della misura la otterrà con importo minimo.

L’Inps, nella circolare del 15 dicembre scorso, ha fornito le indicazioni necessarie al rinnovo dell’Assegno Unico per i figli a carico, ribadendo in buona sostanza le normative previste dal D. Lgs. 230/2021. L’Inps, peraltro, provvederà all’erogazione in automatico per tutti coloro che hanno beneficiato fin qui del sostegno, senza necessità di ricevere nuove istanze. A patto, naturalmente, che le domande precedenti non siano state respinte, revocate, decadute oppure oggetto di rinuncia. In pratica, per far sì che il rinnovo avvenga in automatico, la domanda presentata dovrà figurare come “accolta” rispetto allo stato di istruttoria. In tutti gli altri casi diversi dall’accoglienza o dal respingimento, le domande saranno sottoposti a verifiche, a seguito delle quali, in caso di esito positivo, sarà possibile iniziare con l’erogazione.

Assegno Unico 2023, come funziona il rinnovo per i nuclei familiari

Nella circolare di fine anno, l’Inps ha precisato che, in caso vi fossero variazioni rispetto ai dati comunicati con la prima domanda, queste andranno opportunamente comunicate tramite la piattaforma messa a disposizione. Non sarà necessario presentare una nuova istanza. In assenza di modifiche, le domande approvate per il 2022 saranno evase alle condizioni medesime fino a febbraio 2023. A partire dal mese di marzo, come detto, sarà l’Isee dichiarato a determinare l’importo percepito.

La Dichiarazione Sostitutiva Unica aggiornata andrà quindi a rivedere (eventualmente) le somme relative all’Assegno Unico e, al contempo, a consentire l’erogazione delle possibili maggiorazioni. In caso contrario, anche se faranno fede le informazioni in possesso dell’Inps, l’importo elargito sarà comunque al minimo previsto. Lo stesso istituto, ha fatto sapere che la data ultima affinché la DSU sia valida ai fini dell’Assegno Unico sarà il 28 febbraio 2023. Qualora i tempi fossero rispettati, gli importi riceveranno l’adeguamento già a partire dal mese di marzo.

Le possibili variazioni

A ogni modo, anche coloro che resteranno fuori dalle scadenze di febbraio, avranno modo di presentare comunque la propria Dichiarazione, facendo fede alla nuova deadline, prevista per il 30 giugno. In questo caso, a partire dal primo mese utile alla percezione dell’Assegno Unico, la DSU aggiornata permetterà di incassare gli arretrati riferiti al periodo intercorso tra marzo e giugno. L’Isee potrà essere presentato in modalità ordinaria oppure precompilata. Possibile anche l’accesso alle modalità semplificate previste tramite il Sistema Isee. In questo caso, però, sarà necessario il possesso di un’identità digitale. Qualora fossero presenti delle variazioni rispetto ai dati forniti per l’Assegno Unico, la Dichiarazione Sostitutiva Unica svolgerà anche il compito di aggiornamento. Per variazioni si intende la nascita di nuovi figli, subentro o decadenza di una condizione di disabilità, cambiamenti nelle dichiarazioni relative alla frequenza scolastica o a un eventuale corso di formazione per un figlio maggiorenne.


    Damiano Mattana

    Laureato in Lettere, giornalista e web content writer. Ha condotto inchieste su temi di attualità e sociale. Scrive di economia, politica, esteri e Vaticano.

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