L’Agenzia delle Entrate ha recentemente approvato il modello 730 / 2023 e, di conseguenza, appare opportuno fare il punto della situazione su almeno un paio di aggiornamenti di rilievo, in tema di scaglioni e aliquote Irpef e di detrazioni fiscali di cui il contribuente può giovarsi. I dettagli.
Siamo prossimi al via della campagna fiscale 2023 dato che lo scorso 6 febbraio, con provvedimento ad hoc, le Entrate hanno approvato in via definitiva il nuovo modello 730 / 2023, da compilare per rispettare i propri obblighi di contribuente. Diversi gli aggiornamenti e le novità introdotte quest’anno, di cui daremo conto – in sintesi – nel corso di questo articolo.
Non mancano però anche le istruzioni alla compilazione, che guidano il cittadino e indicano come fare a riempire e dettagliare i vari campi nella maniera corretta. Parlare di nuovo modello 730 / 2023 è utile anche perché, oltre agli obblighi fiscali collegati, il contribuente – nell’ambito della compilazione del documento – può presentare al CAF di riferimento tutti i documenti che comprovano le spese deducibili e le spese detraibili effettuate nell’anno anteriore, per sé o per i propri familiari fiscalmente a carico. Non dimentichiamo infatti che, per dette spese, è riconosciuta una detrazione dall’imposta o una deduzione dal reddito totale.
Ma quali sono le novità nel modello 730 / 2023 da aver ben chiare? Cosa ricordare a riguardo? Vediamo insieme alcuni aspetti molto importanti.
Modello 730 / 2023: cosa cambia nella dichiarazione di quest’anno? Il contesto di riferimento
In molti lo sapranno già: il modello 730 serve in generale ai lavoratori subordinati e ai pensionati per rendere nota al fisco la propria situazione reddituale legata all’anno anteriore, per versare nel modo corretto le imposte dovute e per recuperare una un po’ delle imposte già versate.
E quest’anno, come accennato, le novità non mancano. Pensiamo infatti alle nuove regole Irpef e in tema di detrazioni per lavoro e per i figli a carico. Ma ci sono aggiornamenti anche in relazione al quadro E, relativo alle detrazioni e oneri per spese, dove dominano la scena i bonus edilizi e, soprattutto, il tanto discusso Superbonus, su cui non bisogna dimenticare le svariate modifiche subite durante tutto l’anno passato. Novità anche per i calcoli delle imposte dovute o a credito su cui influiscono le tante novità fiscali avutesi lo scorso anno.
Nessuna novità invece per quanto riguarda le regole e i termini di presentazione del modello (precompilato o ordinario).
Modello 730 / 2023 e nuova Irpef: le regole aggiornate e gli obblighi
Focalizziamoci ora sulla nuova Irpef: il modello 730 / 2023, come sappiamo, riguarda una estesissima platea di contribuenti, e in particolare i lavoratori subordinati e i pensionati. L’Irpef, imposta diretta, personale e progressiva a scaglioni costituisce quella voce di spesa per i contribuenti, dovuta al possesso di redditi da parte delle persone fisiche.
Ebbene per i soggetti tenuti a versarla sono cambiate nettamente le regole di calcolo dell’imposta in oggetto, a seguito della mini riforma varata a partire dal primo gennaio dello scorso anno. Oggi la situazione aggiornata implica che, nella liquidazione delle imposte a carico del sostituto d’imposta o del soggetto che dà assistenza fiscale (CAF o libero professionista) dovranno essere considerate sia le nuove aliquote e nuovi scaglioni Irpef, sia le nuove detrazioni per lavoro.
In riferimento al primo punto, rileva la riduzione da 5 a 4 delle aliquote e la ridefinizione degli scaglioni. Ribadiamo infatti che l’Irpef è un’imposta progressiva per scaglioni, vale a dire non si applica in modo unico e fisso sui redditi vantati, al di là della loro entità. Anzi il reddito imponibile è suddiviso in distinti scaglioni, e a ciascuno di essi si applica un’aliquota d’imposta via via crescente.
La situazione 2023 in tema di aliquote e scaglioni Irpef è in sintesi la seguente:
- la prima aliquota è confermata al 23% fino a 15.000 euro;
- la seconda aliquota è scesa dal 27% al 25%, per redditi compresi tra i 15mila e i 28mila euro annui;
- la terza è scesa dal 38 al 35% includendovi i redditi tra i 28mila e i 50.000 euro annui;
- mentre i redditi sopra i 50mila euro annui sono ora tassati al 43%.
Non solo. E’ molto importante ricordare che fino a 8.174,00 euro vale la cosiddetta “no tax area”. Ciò significa che i contribuenti che incassano redditi fino al limite appena menzionato non dovranno pagare tasse, in quanto l’imposta non è dovuta in considerazione delle ridotte capacità economiche di essi.
Novità modello 730 detrazioni figli a carico e per lavoro: i dettagli chiave
Aggiornamenti di rilievo anche per ciò che attiene alle detrazioni per lavoro e per figli a carico. Per quanto riguarda le detrazioni per lavoro, la situazione è in sintesi la seguente:
- per i lavoratori subordinati è stato incrementato a 15mila euro il limite di reddito, per potersi avvalere della misura massima della detrazione fiscale Irpef per redditi da lavoro subordinato corrispondente a 1.880 euro. Inoltre detta agevolazione fiscale cresce di 65 euro se il reddito complessivo è incluso tra un minimo di 25.001 euro e un massimo di 35.000 euro annui;
- per ciò che attiene ai pensionati, sale a 8.500 euro il limite di reddito per potersi avvalere della misura massima della detrazione fiscale Irpef per redditi di pensione corrispondenti a 1.955 euro. La detrazione in gioco inoltre cresce di 50 euro se il reddito totale è incluso tra un minimo di 25.001 e un massimo di 29.000 euro annui;
- in riferimento agli altri redditi assimilati, è stato innalzato a 5.500 euro il limite di reddito per potersi avvalere della misura massima della detrazione fiscale per redditi assimilati a quelli da lavoro subordinato e altri redditi corrispondente a 1.265 euro. La detrazione fiscale in gioco cresce di 50 euro se il reddito totale è incluso tra un minimo di 11.001 e un massimo di 17mila euro annui.
In tema di modello 730 / 2023 rilievo hanno altresì le regole utili a determinare le detrazioni fiscali Irpef per figli a carico. Novità sono arrivate anche in questo ambito perché, con il lancio, dallo scorso primo marzo 2022, dell’assegno unico universale, le detrazioni fiscali per figli a carico valgono per il resto dell’anno (ovvero da marzo a dicembre 2022) soltanto per specifiche categorie di figli. Ciò significa che dal primo marzo 2022 si applica la sola detrazione uguale a 950 euro per ogni figlio, inclusi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati, a patto che abbiano un’età pari o maggiore di 21 anni.
Per ulteriori dettagli, rinviamo comunque alle istruzioni per la compilazione del modello 730 / 2023, pubblicate dall’Agenzia delle Entrate, e disponibili in questa pagina.