Conto corrente gratis, l’opzione che fa gola: chi ne ha diritto

Anche il conto corrente si è evoluto con la digitalizzazione. E l’opzione a canone zero è sempre più gettonata (anche se a determinate condizioni).

Da semplice deposito a risorsa per il futuro. Il destino del conto corrente è mutato nella misura in cui a cambiare è stata la concezione di risparmio da parte dei contribuenti.

Conto corrente
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Non solo, naturalmente. L’evoluzione dei conti concessi da banche e istituti di credito vari ha tenuto conto della rivoluzione informatica che, negli anni, ha aumentato l’appeal dei depositi interamente da remoto, privi di costi di gestione e, soprattutto, a disposizione tanto delle famiglie quanto dei nuclei monofamiliari alle stesse condizioni di vantaggio. Un sistema, quello del conto corrente online, che ha strizzato l’occhio soprattutto ai giovani, i più avvezzi ad affidarsi in toto alle potenzialità del web. Tuttavia, nel tempo, la prospettiva del canone zero ha cominciato ad attirare anche correntisti anagraficamente più anziani. Del resto, le stesse banche hanno rivisitato le loro offerte, prediligendo in modo quasi sistematico la gestione da remoto dei vari depositi.

Di recente, diversi istituti di credito hanno interamente digitalizzato i propri servizi, operando un risparmio sulle filiali e venendo incontro a quelle esigenze di prossimità al cliente che, durante la pandemia, sono emerse in modo preponderante. I conti correnti online vanno in questa direzione. E, sempre più spesso, le banche concedono possibilità a zero spese, chiaramente convenienti ma con alcuni dettagli a cui fare attenzione. La formula zero spese, infatti, non sempre è riservata in modo indistinto a tutto il parco della clientela. L’intento è perlopiù quello di favorire i nuovi correntisti e, nello specifico, quelli più giovani. Non è un caso che, come detto, le offerte del conto a zero spese sia legato a quelli online.

Conto corrente a zero spese: i migliori in circolazione (ma occhio ai dettagli)

Il concetto è abbastanza semplice: cercare di attirare i correntisti tramite il potenziamento dei servizi di home banking, tramite app dedicate e altre funzioni interamente da remoto. Un modo per risparmiare l’incombenza del recarsi agli sportelli e le varie problematiche insorgenti nel momento in cui si richiede un servizio in presenza. Chiaramente, la comodità dell’interazione “a distanza” sarebbe riservata alle pratiche più semplici ma più frequenti, come pagamenti, modulistica da scaricare (inclusa quella necessaria per l’Isee) e altri servizi rientranti nell’ambito della quotidianità. C’è comunque da dire che, per quanto il conto corrente gratuito sia una soluzione, non riguarda a prescindere ogni potenziale correntista. Allo stato attuale, la maggiore parte degli istituti di credito concede l’opzione a lavoratori dipendenti o pensionati con redditi bassi, perlopiù con Isee al di sotto degli 11.600 euro.

Come funziona il canone zero

È altrettanto evidente che il conto in questione sarebbe basilare, ossia finalizzato alle operazioni standard. Ad esempio, consentirebbe l’accredito delle entrate (stipendio o pensione), i prelievi e i pagamenti, l’uso della carta di debito e l’esecuzione dei bonifici. Tuttavia, alcune funzioni più peculiari (come il trading) non sarebbero concesse o, in caso, prevedrebbero delle commissioni. Questo non toglie che anche un contribuente meno abbiente possa cogliere qualche offerta interessante. Per i giovani under 30-35, ad esempio, le formule possono essere altrettanto vantaggiose considerando la possibilità di ottenere delle tariffe a basso costo (o, in alcuni casi, a zero spese). Va ricordato che, ai fini della sua validità, l’opzione a costo zero deve mantenere i propri effetti su tutte le voci di spesa, tanto fisse quanto variabili. Inoltre, per essere completa, la formula andrà a includere anche i costi di apertura che di gestione. Il canone annuo dovrà quindi essere depennato per intero e, allo stesso modo, le spese direttamente correlate alle operazioni (come le commissioni). Senza contare che, con un conto gratuito, è possibile ottenere anche l’eliminazione dell’imposta di bollo sui depositi oltre i 5 mila euro.

Le offerte migliori

Sono diverse, come detto, le banche che mettono a disposizione formule simili. Il MyGenius di Unicredit, ad esempio, consente le operazioni base a canone zero, inclusi i bonifici Sepa (non quelli istantanei però). Il Conto Xme di Intesa Sanpaolo, invece, esclude l’imposta di bollo ma solo per gli under 35. Occhio sui giovani anche per Crédit Agricole online, che elimina la spesa per i correntisti al di sotto dei 35 anni. Canone zero per gli under 30, invece, previsto dal Selfy Conto di Banca Mediolanum.


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