Chi ha usato almeno una volta i bicchieri in plastica si sarà chiesto a che servono le righe poste sopra, queste non sono decorative: ecco qual è lo scopo
Come in tantissimi sicuramente già sapranno, i bicchieri in plastica hanno delle righe in superficie e sebbene si possa pensare che queste siano decorative in realtà non è così ma hanno uno scopo ben preciso.
Sebbene negli ultimi anni i bicchieri di plastica siano stati al centro di tante polemiche relative ai rifiuti, questi sono stati utilizzati per tanto tempo.
Proprio perché l’utilizzo di tali oggetti è molto comune, molto probabilmente in tanti si saranno chiesti come mai questi hanno alcune particolarità come le righe in superficie. Sicuramente tra le possibili risposte a tale caratteristica vi è quella che riguarda l’estetica oppure la presa più semplice e solida.
In verità, quando tali oggetti sono stati pensati, le righe presenti avevano uno scopo ben preciso. Come probabilmente è noto, questi bicchieri venivano usati sicuramente per contenere l’acqua ma anche per servire bevande di tipo alcolico. Le righe, dunque, servivano per misurare la quantità di alcol da mettere nel bicchiere.
Queste servivano sia per un singolo tipo di liquore che per altre bevande in cui si prevedeva l’utilizzo di più ingredienti.
A proposito di curiosità, forse non tutti sanno che alcuni ingredienti ritenuti scarti possono essere riutilizzati ed avere un nuovo scopo. È il caso dell’acqua di cottura delle patate: ecco cosa c’è da sapere a riguardo.
Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, per misurare i vari alcolici vi erano alcune regole. Ad esempio, per quanto concerne l’amaro ed i distillati si utilizzava la riga in basso. Questa è di trenta ml. Per quanto concerne le righe che si trovano più in alto, queste erano utilizzate per misurare gli alcolici meno forti. E non solo, anche per la misurazione del vino e della birra e si arriva fino a trecentosessanta ml.
Di conseguenza, le righe presenti sui bicchieri di plastica risultavano utili sia al barista che al cameriere che potavano in questo modo misurare la quantità di alcolico presente in un bicchiere in maniera semplice e senza utilizzare altra strumentazione. Inoltre, vi era anche la possibilità di utilizzare tale metodo nella propria abitazione.
Le misurazioni erano in once invece che in ml. Questo perché i bicchieri furono messi sul mercato in primis sul mercato angloamericano.
Questo metodo, però, risultò anche molto utile nel Bel Paese che adottava la stessa classificazione. Si sapeva dunque a quale riga fermarsi per un superalcolico. Ed anche per il vino e la birra. Insomma, un metodo davvero utile per evitare misurazioni troppo complesse e rischiare errori.
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