Cure ai denti in crisi in Italia per più fattori, ma l’odontoiatria sociale promette di dare una mano a chi non riesce a pagare le spese del dentista.
E’ noto a tutti che la cura ai denti è molto importante per la propria salute. Anzitutto i denti sono una parte essenziale dell’apparato digerente e di masticazione, e senza di essi sarebbe difficile o addirittura impossibile mangiare nel modo corretto, e dunque digerire.
Chiaro inoltre che i denti siano anche una parte fondamentale dell’aspetto estetico del viso: infatti denti sani e belli possono accrescere la fiducia in se stessi e migliorare la qualità della vita.
Ebbene, se è vero che prendersene cura significa prevenire patologie quali la carie, la gengivite o la parodontite ed evitare conseguenze sul benessere generale dell’organismo, come la comparsa di malattie cardiovascolari o del diabete, è altrettanto vero che oggi in Italia non tutti possono fare affidamento al dentista.
Sono però i numeri a parlare chiaro. Infatti oggi, ben 6 italiani su 10 si trovano senza cure ai denti perché non possono permettersele, tanto che si torna a parlare di odontoiatria sociale. Quest’ultima rappresenterebbe un’opportunità lavorativa per giovani laureati, dentisti privati e non solo. Vediamo più da vicino.
Pandemia, inflazione, crisi energetica e non solo: le cause dello scarso ricorso al dentista per le cure ai denti sono differenti e i numeri, come accennato, lo spiegano con estrema chiarezza. Infatti le famiglie che hanno speso per la salute orale nel 2022 sono un 14% in meno rispetto al 2018, mentre 18 milioni di persone hanno oggi carie non trattate.
Lo abbiamo detto in partenza: 6 italiani su 10 non vanno dal dentista perché le spese non sono esigue e perché il mercato delle cure dentistiche è per il 95% in mano agli studi privati. L’analisi effettuata dallo studio RBM-Censis non lascia dubbi: un totale di circa 9,5 miliardi di euro è a carico dei cittadini e appena 500 milioni sono coperti dal Servizio Sanitario Nazionale, a dimostrare in modo numerico che, di fatto, le cure dentali rappresentano una grave lacuna per quanto riguarda i Livelli essenziali di assistenza.
Non c’è soltanto l’impoverimento della popolazione tra le cause del fenomeno. Infatti anche il progressivo invecchiamento dei cittadini spinge a dover trovare una soluzione. Aumentano le persone anziane e non tutte, tra esse, sono in grado di far fronte ai costi, anche talvolta molto ingenti, delle prestazioni di uno studio dentistico privato. Ecco perché si torna a parlare della citata odontoiatria sociale.
Trovare una soluzione al mancato accesso alle cure ai denti implica per il Ministero della Salute di considerare il dossier relativo all’odontoiatria sociale, ma di che si tratta esattamente? Ebbene, essa altro non è che un programma di sanità pubblica per rispondere ai bisogni dei bambini, dei disabili, dei senzatetto e delle persone più fragili che per motivi di salute o economici non possono accedere alle cure ai denti.
Di fatto l’odontoiatria sociale è dunque un ramo dell’odontoiatria che si focalizza sull’accessibilità e la disponibilità di cure ai denti di qualità per le persone svantaggiate o a basso reddito. Ecco perché è giusto affermare che l’odontoiatria sociale intende ridurre le disuguaglianze nella salute orale e favorire la salute dentale in maniera equa e solidale. In altre parole, l’odontoiatria sociale intende superare le barriere sociali e gli ostacoli economici onde fornire cure dentali di alta qualità alle persone con poche risorse, tramite anche programmi di prevenzione e di sensibilizzazione.
Insomma, in materia di salute e prevenzione delle malattie, il Governo ha tra i suoi obiettivi anche quello di spingere ad una maggiore cura della bocca e dei denti. Il Ministero della Salute ha annunciato che intende varare un programma di odontoiatria sociale, inclusivo sia di campagne di prevenzione che di terapia. Pensiamo ai casi di ripristino dei denti con protesi, tra i vari esempi che si potrebbero fare.
Infine lo stesso Ministero ha fatto notare che in Italia il comparto della salute dei denti è strategico e infatti vale qualcosa come circa 15 miliardi tra prestazioni, protesi, dispositivi medici su misura, apparecchiature e non solo. Il settore dà poi occupazione a molte migliaia di dentisti, odontotecnici, igienisti e personale dell’industria. Insomma elementi e ragioni sufficienti per spingere con forza verso un programma di odontoiatria sociale che favorisca anche il lavoro, oltre che le cure ai denti per chi non può permettersele di tasca propria. Perciò, anche su questo, attendiamo novità ufficiali dal Governo.
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