Il pagamento NASpI di Aprile segue regole diverse rispetto agli altri sostegni economici: vediamo chi riscuoterà l’assegno e chi dovrà attendere.
Nel corso degli anni e con il cambiare dei Governi, le politiche di supporto ai disoccupati hanno garantito benefit diversi, e dunque anche requisiti e modalità di pagamento variabili.
Ricordiamo, ad esempio, che l’attuale NASpI (acronimo di nuova assicurazione sociale per l’impiego), nasce insieme al cosiddetto “Jobs Act” di Matteo Renzi e sostituisce le misure concepite in passato, come l’ASPI e la Mini Aspi.
Ad oggi rappresenta il sostegno a chi perde il lavoro non per sua volontà. La misura, dunque, non spetta a chi si licenzia. Come altre misure di supporto economico erogate dallo Stato e dall’INPS, come ad esempio il Reddito di Cittadinanza (che presto prenderà il nome di MIA – Misura di Inclusione Attiva) per accedere alla NASpI bisogna rispettare determinate tempistiche e regole.
Le novità NASpI del 2023
Il supporto economico riconosciuto ai lavoratori che sono rimasti involontariamente senza impiego è stato modificato più volte, e anche per il 2023 sono previste novità per quanto concerne requisiti, importi e durata. La NASpI non viene erogata automaticamente ma l’interessato deve fare la domanda all’INPS.
La NASpI spetta a determinati soggetti, ovvero:
- lavoratori dipendenti, anche apprendisti e dipendenti pubblici assunti a tempo determinato, ai soci lavoratori di cooperativa con un rapporto di lavoro in forma subordinata, e anche al personale artistico con rapporto di lavoro subordinato.
- Dal 1 gennaio 2022, la NASpI spetta anche agli operai agricoli a tempo indeterminato dipendenti dalle cooperative e consorzi dove si trasforma, manipola e commercializza determinati prodotti agricoli e zootecnici.
- Le persone che invece hanno eseguito il loro lavoro con contratti co.co.co dovranno invece richiedere la Dis-Coll, cioè una forma di indennità di disoccupazione ideata appositamente per questa categoria di lavoratori.
Una delle novità sulla NASpI 2023 è che dall’anno solare precedente, ovvero dal 1 gennaio 2022, non è più necessario aver maturato 30 giorni di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti l’inizio della disoccupazione. Sempre dal 2022, e dunque anche per il 2023, è stato introdotto il décalage, ovvero una riduzione progressiva dell’importo mensile, che segue criteri anagrafici. La riduzione del 3% scatta a partire dal terzo mese di fruizione; dal quinto mese per gli under 55; dal settimo mese per gli over 55.
Pagamento NASpI di Aprile, ecco le date
L’INPS segue regole specifiche per accogliere le domande di indennità di disoccupazione e anche per l’erogazione del beneficio, se spettante.
In linea generale i pagamenti scattano dal 15 di ogni mese, ma questo vale per le persone che hanno la pratica già approvata. Chi ha presentato la domanda a marzo dovrà attendere, e inoltre il primo pagamento sarà conteggiato partendo dall’ottavo giorno dopo la perdita del lavoro, e quindi potrebbe risultare di importo molto basso (ad es. se il lavoratore ha cessato il lavoro il 20 marzo, sarà calcolato dal 28 e quindi praticamente pochi giorni). Per ottenere l’assegno mensile completo servirà attendere il mese di maggio.