Il rischio di imbattersi in una banconota da 20 euro è tutt’altro che remoto, ma a ben vedere vi sono alcuni accorgimenti che permettono di evitare di essere ingannati da un malintenzionato. Ecco una sintetica guida pratica.
Il rischio di incappare in una banconota contraffatta è sempre dietro l’angolo. Attenzione anzi a pagare con soldi falsi, perché si va incontro ad un vero e proprio reato perseguibile anche con la reclusione.
Proprio così: la legge prevede che, nelle circostanze di pagamenti con soldi contraffatti il pericolo sia quello di vedersi inflitta una pena fino ad un massimo di 6 mesi di carcere.
Ma a chi non è successo almeno una volta nella vita di vedersi “rifilare” una banconota contraffatta o con almeno qualche segno di alterazione o danneggiamento? Ebbene se contraffatta, la contromisura non può però essere il tentativo di rimetterla subito in circolazione, sbarazzandosene usandola magari per pagare al supermercato. Come abbiamo detto, meglio evitare rischi di ambito penale ed anzi è sempre preferibile prevenire il problema: ma come? Semplicemente prestando un minimo di attenzione alla banconota che ci viene consegnata come resto per una compravendita.
In particolare, i truffatori si sono specializzati nell’alterazione delle banconote da 20 euro, che si prestano particolarmente alla contraffazione, con tutti i rischi che ne conseguono per l’ignaro consumatore o cliente. Vediamo allora più da vicino che cosa c’è da sapere a riguardo e come evitare di vedersi rifilata una banconota da 20 euro falsa, alterata o contraffatta. I dettagli.
Non vi sono dubbi a riguardo: uno dei bersagli tipici dei contraffattori sono gli euro, in particolare la banconota da 20 euro. Oggi questi criminali si sono notevolmente evoluti e i più esperti si servono di tecnologie e tecniche avanzate per riprodurre il design e le caratteristiche di sicurezza delle citate banconote, impedendo a non poche persone la distinzione tra una banconota da 20 euro vera da una falsa, alterata o contraffatta.
Insomma, vero è che gli aggiornati standard di sicurezza delle banconote non hanno fatto perdere l’iniziativa ai falsari, che continuano a prediligere i tagli da 20 e 50 euro per le operazioni di falsificazione. Questo per un motivo molto semplice: sono le banconote che circolano maggiormente nel nostro paese e sono anche quelle su cui le persone, solitamente, non prestano adeguata attenzione.
Anzi gli esperti della Banca d’Italia hanno rilevato negli ultimi anni un incremento della falsificazione di bassa qualità, con riproduzioni nient’affatto precise delle caratteristiche di sicurezza. Come dire che dando un’occhiata un po’ più attenta, si può scoprire facilmente l’inganno.
In non pochi casi individuare una banconota da 20 euro falsa è tutt’altro che difficile. Vi sono infatti vari segni di contraffazione che si possono notare, pensiamo ad esempio alla mancanza di texture nella carta e ad una stampa di scarsa qualità, sfocata o mossa, ad un ologramma statico o assente, alla mancanza della filigrana.
In riferimento a quest’ultima, le banconote da 20 euro autentiche presentano una filigrana che rappresenta il ritratto di Europa, visibile tenendo la banconota in contro luce. Le banconote false o comunque alterate possono avere invece una filigrana differente o anche non averla.
Inoltre, i colori delle banconote da 20 euro contraffatte possono apparire non intensi o sbiaditi rispetto a quelli delle banconote autentiche.
Un altro elemento di contraffazione è rappresentato dalla mancanza di consistenza della carta e questo perché le banconote da 20 euro autentiche presentano una consistenza effettiva, che può essere ‘toccata’ passandoci sopra le dita. Invece le banconote 20 euro false appaiono al tatto lisce o scivolose.
Se dunque al momento della consegna della banconota si ha l’accortezza di prenderla in mano e osservarla per qualche secondo, si possono evitare grattacapi in un secondo tempo – non cadendo vittima di contraffattori e opponendosi anzi alla consegna della banconota da 20 euro falsa.
Ribadiamo infine che chi si trova in possesso di una banconota falsa non deve pensare che l’escamotage migliore sia quello di tentare di spenderla, perché detto comportamento integrerebbe un reato.
La cosa più opportuna da fare, laddove ci si sia accorti di aver in mano una banconota da 20 euro contraffatta, o se ne abbia il sospetto, è di andare presso gli sportelli di una banca o di un ufficio postale o in una filiale della Banca d’Italia per farla controllare.
Laddove gli uffici citati ritengano che la banconota sia falsa, alterata o contraffatta devono ritirarla dalla circolazione e debbono stilare un verbale emesso a chi ha denunciato la contraffazione.
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