Grazie al fondo istituito è possibile ricevere una pensione casalinghe, versando solo €26 al mese e ricevendo una rendita da 1500 euro.
Le persone che svolgono un’attività da casalinghe senza retribuzione, ovvero accudiscono e si prendono cura della casa, hanno la possibilità di ricevere ugualmente una pensione. L’INPS, infatti, ha istituito un fondo dedicato proprio a questa categoria dei cittadini che, al raggiungimento di un determinato requisito anagrafico e contributivo, può accedere ad una rendita mensile.
La pensione per casalinghe non è indennità pensionistica obbligatoria. Tuttavia, si tratta di un’opportunità che permette alle persone che non svolgono un lavoro retribuito, di percepire una rendita a partire da una certa età. Per fare ciò è necessario effettuare versamenti periodici nel cosiddetto fondo pensione casalinghe, che è proprio dedicato a coloro che si prendono cura della casa, ma non intendo rinunciare alla pensione.
Spesso occuparsi esclusivamente della cura della casa è una scelta dettata da esigenze familiari. In altri casi, invece, la vita da casalinga è una scelta obbligata per chi non riesce a trovare un’occupazione.
In entrambi i casi, le persone che svolgono queste mansioni non percepiscono la retribuzione, di conseguenza non versano contributi necessari per la maturazione di una pensione. Ma finalmente c’è una soluzione.
Pensione casalinghe: ecco come funziona il Fondo INPS
Per percepire una rendita in qualità di casalinghe che hanno versato i contributi nel fondo dedicato dall’istituto previdenziale, è necessario avere raggiunto 57 anni di età e avere effettuato almeno cinque anni di versamenti contributivi.
Il fondo casalinghe è stato istituito il primo gennaio 1997 e ci si può iscrivere per libera scelta dei cittadini. Grazie a questo fondo, le casalinghe e i casalinghi hanno la possibilità di versare dei contributi che vengono accreditati su un conto assicurativo. È chiaro che si tratta di un conto completamente diverso rispetto a quelli relativi all’assicurazione generale obbligatoria e alle altre forme sostitutive.
Inoltre, non si tratta neanche in un fondo pensionistico, per questo motivo i contributi versati nel fondo casalinghe non possono essere sommati o valorizzati, rispetto a quelli versati in altre forme pensionistiche obbligatorie.
Ad ogni modo, quest’opportunità è rivolta ai cittadini di entrambi i sessi in età compresa tra 16 e 65 anni che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari. Per iscriversi a fondo è necessario che il soggetto non presti attività lavorativa, né come dipendente né come lavoratore autonomo. Tuttavia, l’iscrizione al fondo è compatibile con lo svolgimento di attività ad orario ridotto, ovvero part time.
Infine per iscriversi al fondo casalinga è necessario che il soggetto non sia titolare di pensione diretta.
Per usufruire del fondo pensione casalinga INPS è necessario iscriversi all’INAIL.
Quando si va in pensione?
Iscrivendosi al fondo pensione casalinghe, la pensione viene percepita al raggiungimento del cinquantasettesimo anno di età e dopo aver versato almeno cinque anni di contributi, ovvero 60 mesi. In ogni caso, è necessario che l’importo maturato della pensione, risulti pari ad almeno l’ammontare dell’assegno sociale maggiorato del 20%. In base alle rivalutazioni 2023, l’importo deve essere superiore a 561,73 euro.
Per ottenere la rendita mensile è necessario versare un accredito minimo di 25,82 euro. Per vedersi riconosciuti un anno di contributi, è necessario versare almeno 309,84 euro.