La truffa della monetina è una novità dell’ultimo periodo alla quale bisogna fare molta attenzione: ti svuotano il conto.
Ogni giorno sentiamo parlare di truffe nuove, dopotutto le vittime si fanno più furbe e i truffatori devono inventare sempre qualcosa di insospettabile. Nell’ultimo periodo si sente spesso parlare della truffa della monetina, si tratta di un metodo che si sta diffondendo nel parcheggio dei supermercati e che prevede di approfittare di un momento di distrazione della vittima.
Le truffe sono all’ordine del giorno e, ultimamente, ce n’è una davvero particolare che è il caso di conoscere a fondo per evitare di cadere nella trappola. La truffa della monetina vai in scena nei parcheggi dei supermercati, dove i criminali approfittano della distrazione delle vittime che sono intente a caricare e scaricare i carrelli, tenendo d’occhio la prole o prestando attenzione ad altre cose.
Dopotutto, la prima regola per ingannare una persona è proprio quella di fare in modo che il suo cervello venga distratto da un’altra attività: una volta abbassato il livello di attenzione, sarà più facile far cadere la vittima nella trappola.
Scopriamo in cosa consiste la truffa della monetina, perché è solo quella conoscenza e l’informazione che è possibile indebolire i truffatori.
La truffa della monetina va in scena nei parcheggi dei supermercati o dei centri commerciali. Nella maggior parte dei casi le vittime sono persone adulte, che escono dal supermercato dopo aver fatto la spesa e, dunque, sono impegnate a scaricare la spesa dal carrello e caricarla in macchina. Quest’attività per quanto semplice rappresenta comunque una distrazione.
I truffatori approfittano proprio di questo momento, in cui l’attenzione è riversa su un’attività, per andare in scena.
Il truffatore fa notare alla vittima che gli è caduta una monetina sotto l’auto e si propone di aiutarlo. Questa operazione incuriosisce e distrae la vittima. A questo punto, subentra un complice che, senza farsi notare, approfitta del momento di distrazione per rubare la borsa della vittima.
In molti casi, infatti, le persone hanno l’abitudine di lasciare la borsa nel carrello o appesa all’apposito gancio. Finché la vittima è in prossimità del carrello non è possibile rubare la borsa, ma con una banale distrazione tutto diventa più semplice.
La truffa può essere messa in atto anche se la borsa è sul sedile dell’auto e in qualsiasi caso in cui essa è incustodita.
Per ora si registrano diversi casi accaduti in Val di Susa, dove i carabinieri hanno già raccolto elementi su ottanta truffe e arrestato una decina di persone. Dunque, appare evidente che questo sistema si sta diffondendo a macchia d’olio.
Secondo le informazioni attualmente diffuse dalle forze dell’ordine pare che questo metodo sia utilizzato soprattutto da bande di delinquenti di origine sudamericana. Finora sono già stati sequestrati 300.000 euro, di cui oltre 100.000 in contanti. Questo perché i truffatori oltre a rubare il denaro contante presente nelle borse e qualsiasi altro oggetto di valore, entrano in possesso delle carte di credito e di pagamento effettuando prelievi agli sportelli.
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