Le agevolazioni i contributi e finanziamenti per imprenditori nel sud Italia: ecco quali sono le occasioni per potenziare o lanciare il proprio business.
Sono diversi i Bonus Sud disponibili per le imprese del Mezzogiorno nel 2023.
Parliamo di agevolazioni, contributi e finanziamenti disponibili sia per chi vuole avviare una nuova iniziativa imprenditoriale sia per chi ha già un’attività avviata e intende rinnovarla.
C’è molta attenzione soprattutto negli ultimi due anni da parte del settore imprenditoriale per le iniziative del Governo italiano rispetto agli incentivi per rafforzare e far fronte alle avversità di questa compagine sociale. È indispensabile per il Paese prorogare le misure già in vigore e dare spazio all’ottimismo: diversi segnali in questo senso sono ad esempio l’introduzione della flat tax e il cosiddetto “Bonus investimenti Sud”.
Si tratta di un credito d’imposta concesso alle aziende lanciato con la Legge di Bilancio. L’incentivo consta quindi in uno sgravio fiscale per le aziende che acquistano nuovi beni per le strutture produttive delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise.
I crediti di imposta dal 20 al 45% del Bonus investimenti Sud
I crediti di imposta riconosciuti che possono essere richiesti e rimborsati vanno dal 20 al 45% della spesa sostenuta. Il Bonus ricerca, sviluppo e innovazione Sud è la misura pensata a favore delle imprese grandi, medie e piccole che riceveranno un contributo rispettivamente del 25, 35 fino al 45%.
Alla base di questo potenziamento c’è la volontà di favorire l’avanzamento tecnologico dei processi produttivi e gli investimenti in ricerca e sviluppo nelle aree interessate del centro sud Italia.
Il credito di imposta ricerca e sviluppo Sud viene riconosciuto per le piccole imprese, ossia quelle con meno di 50 dipendenti che realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio non superiori a 10 milioni di euro. Le medie imprese sono definite come quelle che occupano almeno 50 persone e realizzano un fatturato annuo di almeno 10 milioni di euro.
Come funziona la decontribuzione per le grandi medie e piccole imprese
Le grandi imprese, a cui va la minore decontribuzione del 25% sono definite come quelle che occupano almeno 250 persone e il cui fatturato annuo è almeno pari a 50 milioni di euro oppure con un totale di bilancio di almeno 43 milioni di euro.
Il credito è utilizzabile in compensazione a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione per 3 quote annuali di pari importo. Le spese previste ammontano a 250.000 euro per i crediti del quadro RU della dichiarazione dei redditi.
Oltre a ciò sono disponibili fino a 2 milioni di euro per i crediti d’imposta e i contributi compensabili o rimborsabili. Il credito è cumulabile con altri benefici riconosciuti per i medesimi costi.
Come ottenere il Bonus investimenti in ricerca e sviluppo Sud
Per ottenere il Bonus investimenti in ricerca e sviluppo Sud, le imprese interessate devono inviare richiesta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, tramite PEC. Saranno riconosciute valide le domande per le aziende che vogliono avere uno sconto sulle imposte per i seguenti investimenti:
- attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico;
- attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati;
- attività innovative di design ed estetica svolte dalle imprese dei settori tessile e moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobile e arredo e della ceramica.
Oltre le attività di investimento sono dettagliate anche le voci di spesa ammissibili finalizzate alle stesse. Si tratta di:
- spese del personale, ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario
- strumentazioni e attrezzature compresi immobili e terreni;
- costi per la ricerca contrattuale, conoscenze e brevetti acquisiti od ottenuti in licenza, nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti;
- spese generali supplementari e altri costi di esercizio, come materiali e forniture.
Lo sgravo fiscale per i datori di lavoro fino al 2029
Un secondo esonero dal pagamento delle imposte è stata pensata anche per i datori di lavoro del Meridione. Si tratta di uno sgravo fiscale pari al 30% fino al 2025. Esso potrà essere prorogato nei prossimi anni fino al 2029 con percentuali decrescenti. L’obiettivo della misura per la riduzione del peso economico dei contributi per i dipendenti è tutelare i livelli occupazionali, riducendo gli effetti del sopraggiungere dell’incertezza economica che può acuirsi soprattutto nei prossimi anni.
A questo proposito si è pensato anche di tentare di rassicurare le imprese del mezzogiorno già costituite o in via di costituzione. L’iniziativa “Resto al Sud” vale anche per le imprese con sede nel Lazio nelle Marche e in Umbria. Sono a disposizione due agevolazioni, un contributo a fondo perduto oltre che finanziamenti bancari. Resto al Sud è accessibile agli imprenditori e liberi professionisti under 56.