Il punte sulle nuove partite Iva in ottica regine forfettario flat tax al 15%: chi le ha aperte e quante, dove crescono e i dati
Quante sono le nuove partite Iva, chi le he aperte e dove crescono, dati e dettagli in ottica flat tax al 15%, ecco cosa c’è da sapere.
Per quanto riguarda il 2022, la metà di coloro che hanno aperto nuove partite Iva, stando al Ministero dell’Economia, hanno avuto modo di beneficiare del regime forfetario. Quest’ultimo, con la tassazione agevolata al quindici per cento.
Nell’anno in questione vi è stata infatti l’apertura di 501 mila p. Iva, e la metà che hanno dato inizio ad attività autonoma ha dunque potuto beneficiare della flat tax al quindici per cento. A spiegarlo è l’Osservatorio sulle p. Iva del ministero dell’Economia, il quale è andando ad analizzare l’andamento del lavoro autonomo nel corso dell’anno trascorso.
I numeri mostrano un calo, rispetto alle p. Iva al confronto del 2021. Invece, l’anno in corso potrebbe vedere un aumento della quantità di soggetti che procederanno ad aprire l’attività autonoma, anche in ottima allargamento tassa piatta.
Mediante l’ultima legge di Bilancio, vi è stata l’estensione del regime forfettario sino ad ottantacinque mila euro di reddito annuo. Rispetto ai precedenti sessantacinque mila.
Flat tax al 15% e partite Iva: quante le nuove, chi le ha aperte e altri aspetti
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Tornando però alle partite Iva, precisamente nel 2022, stando al Ministero, ve ne è stata l’apertura di 501.500, di nuove, all’incirca. La flessione è parti all’8.7 per cento al confronto dell’anno. Nel 2021 d essersi registrato era stato un numero alte di aperture in virtù di un allentamento delle restrizioni inerenti la pandemia.
Al contempo, lo scorso anno, secondo l’osservatorio, 239.131 soggetti hanno aderito al regime forfetario e non a quello fiscale ordinario. Un dato in sostanza uguale all’anno prima. Tali adesioni sono il 47.7 per cento del totale in merito alle nuove aperture.
Chi ha dichiarato un reddito entro i sessantacinque mila euro, con adesione al regime forfetario, è dunque poco meno della metà dei nuovi soggetti autonomi con p.Iva. La tassazione è pari al quindici per cento. Tuttavia per le nuove attività, per i primi cinque anni, può calare anche al cinque per cento. Chiunque però apre una società non ha modo di aderire al forfetario.
P. Iva maggiori al nord e fra i giovani
Stando ai dati del ministero, cala significativamente il numero di p. Iva oggetto di apertura da parte di persone non residenti. Nel dettaglio è pari al -51.3 per cento. Le nuove aperture si localizzano principalmente al Nord. All’incirca il 46.5 per cento di 501 mila in questione.
Poi vi è il Sud e le isole al trentuno per cento, e ancora il Centro, col 22.3 per cento. In confronto al 2021, tuttavia, quasi ogni Regione vede un calo delle nuove attività. Per concludere poi, la metà dei nuovi lavori autonomi si lega ai giovani con età minore di trentacinque anni. Il 30.5 per cento si compone di persone fra i trentasei ed i cinquant’anni.
Più del sessanta per cento dei 501 mila è maschio, 1/5 invece è nato all’estero.