Il 28 febbraio scadrà il periodo valido per la presentazione del Modello RED. Ecco chi dovrà provvedere per tempo e quali sono i passaggi chiave.
Data ultima, il prossimo 28 febbraio, per l’invio della dichiarazione relativa alla condizione reddituale dei contribuenti. Si tratta del cosiddetto Modello RED, obbligatorio per i pensionati e decisivo per i trattamenti da loro percepiti.
La presentazione del Modello RED è indispensabile ai fini fiscali. Il destinatario è l’Istituto di Previdenza sociale, senza tuttavia disporre di per sé un modello, né cartaceo né online. Sarà responsabilità del titolare delle prestazioni pensionistiche collegate al reddito provvedere, autonomamente, alla fornitura delle proprie dichiarazioni reddituali. Il valore è del tutto speculare a quello del Modello 730 per le dichiarazioni dei redditi dei lavoratori, riferito però ai pensionati e, nello specifico, a coloro che percepiscono delle indennità specifiche. Il Modello RED, in particolare, farà fede alle prestazioni collegate direttamente al reddito familiare. Questo perché, a fronte di possibili variazioni del piano reddituale dei pensionati chiamati alla dichiarazione, a modificarsi saranno anche le indennità spettanti. Con possibilità, in determinati casi, di vederle decadere.
Per estensione, si parla di Dichiarazione della situazione reddituale, obbligatoria per chi percepisce trattamenti collegati al reddito ma inquadrati sul piano delle prestazioni previdenziali e assistenziali. Il Modello RED, in questo senso, figura come una dichiarazione aggiuntiva rispetto a quella ordinaria, con tratti distintivi che riguardano persino il destinatario. Se i modelli dichiarativi hanno come riferimento il Fisco (rappresentato dall’Agenzia delle Entrate), il RED sarà destinato direttamente all’Inps, responsabile delle indennità percepite. Il quale provvederà alla verifica dei requisiti e, parallelamente, della correttezza degli importi correlati alle indennità percepite.
Modello RED, arriva la scadenza: come va compilato
Il 28 febbraio scadrà il termine ultimo per la presentazione del Modello RED. Per quella data, gli interessati dovranno aver provveduto a espletare la pratica, come previsto dalla Legge. La dichiarazione sarà obbligatoria in ogni caso, eccetto che in presenza di un’eventuale Modello 730 o Redditi PF già presentato all’Agenzia delle Entrate inclusivo dei redditi complessivi. Solo in questo caso l’Inps provvederà di per sé al reperimento dei dati necessari. Va ricordato che, posta l’obbligatorietà della presentazione annuale del Modello, la data di scadenza non sarà costante. Secondo quanto previsto dal messaggio n. 149/2022 rilasciato dall’Inps, si determinano i casi in cui l’obbligo della comunicazione è vigente per quel che concerne la campagna RED 22/23:
- pensionati titolari unicamente di redditi pensionistici negli anni precedenti a quello oggetto di verifica;
- titolari di pensione in possesso di interessi bancari, postali, BOT, CCT e altri titoli di Stato, oltre che di proventi riferite a quote di investimento. Questi figureranno a tutti gli effetti come redditi aggiuntivi;
- tutti i pensionati esonerati dall’obbligo di presentazione del modello in quanto titolari di redditi da pensione e non soggetti alla normativa sul RED;
- percettori di redditi rilevanti ai fini previdenziali, differentemente indicati ai fini fiscali (ad esempio, quelli derivanti da collaborazioni continuative o da lavoro autonomo e occasionale).
Obblighi e documentazione
Sono esclusi dall’obbligo coloro che hanno già presentato modelli dichiarativi inclusivi delle prestazioni specifiche (730 o PF), al pari di chi riceve unicamente redditi di pensione privi di cambiamenti rilevanti e di coloro che non presentano alcuna variazione rispetto all’anno precedente. Per i soggetti a obbligo, in caso di mancata osservanza, l’Inps provvederà alla sospensione delle prestazioni erogate per un periodo di 60 giorni, con decadenza definitiva qualora la dichiarazione non fosse presentata nemmeno al termine di tale periodo. Per la compilazione del Modello RED, sarà necessaria la presentazione di alcuni documenti, accanto a quelli di identificazione anagrafica e della Tessera sanitaria. Sarà richiesta, infatti, la Certificazione Unica sui redditi da lavoro dipendente, o i Modelli dichiarativi già presentati. Faranno fede anche TFR o arretrati da lavoro dipendente, oltre ai succitati interessi bancari, postali, BOT o CCT. Andranno incluse nel dichiarativo anche le visure catastali per gli immobili, anche se situati all’estero.