Gli ultimi aggiornamenti resi noti dall’associazione dei consumatori Codacons portano a pensare ad un sicuro taglio dei costi di elettricità e gas a partire dai prossimi mesi. Ecco numeri e percentuali che permettono di comprendere che l’inversione di di tendenza sarà realtà.
Finalmente un sospiro di sollievo per le famiglie, alle prese da molti mesi con il boom bollette, la crisi energetica e gli aumenti generalizzati dei prezzi dei beni di prima necessità.
Senza contare coloro i quali debbono fronteggiare i sempre più onerosi mutui. Ebbene, per le bollette ci si attende un taglio dei costi nei prossimi tempi, così come comunicato da Codacons, la nota associazione che tutela i diritti dei consumatori.
D’altronde i prezzi dell’energia continuano a calare. Gli stoccaggi pieni e un inverno non troppo freddo hanno permesso l’inversione di tendenza e, in particolare, il gas, che ora si attesta sui 50 euro circa al megawattora, ha toccato i minimi dal 2021. Con le odierne quotazioni, sarebbero consequenziali i cali delle bollette.
Si stima in particolare un un risparmio vicino ai 600 euro annui a famiglia, in quanto saranno non pochi i punti percentuale in meno sui prezzi delle tariffe gas ed energia elettrica. Vediamo ulteriori dettagli che ci permettono di comprendere meglio l’evoluzione della situazione.
Cali delle bollette luce e gas: le percentuali di rilievo e il perché dell’inversione di tendenza
Finalmente la morsa della crisi energetica mostra segnali di allentamento, e la conferma di un mutamento della situazione, sul fronte internazionale, arriva – come accennato – da Codacons, sempre molto attenta a seguire le dinamiche dei prezzi e ad assicurare tutela alle legittime pretese degli utenti e consumatori.
Ebbene si va verso la riduzione delle tariffe bollette, con un -17% per il gas e un -25% per la luce: percentuali significative che testimoniano che si intravede la luce in fondo al tunnel dei rincari. Una buona notizia anche sul fronte dell’inflazione, che essendo cresciuta negli ultimi mesi, continua a costituire una minaccia per il potere d’acquisto delle famiglie e le loro capacità di spesa.
Codacons parla espressamente di “buone notizie in arrivo per le famiglie italiane sul fronte delle bollette energetiche”. Secondo l’associazione sono in particolare in arrivo oggettive e marcate riduzioni per le tariffe del gas di febbraio e per quelle dell’elettricità del prossimo trimestre. In termini numerici e pratici, ciò potrebbe determinare risparmi in bolletta da quasi 600 euro annui a nucleo familiare.
Se ci si chiede del motivo dell’inversione di tendenza, Codacons ha spiegato che il calo atteso delle bollette luce e gas è dovuto all’andamento delle quotazioni internazionali dell’energia, le quali ultimamente destano molto meno timore rispetto a qualche tempo fa e non sembrano più impennare come prima.
Alcuni numeri interessanti che spiegano ulteriormente il fenomeno
Il comunicato Codacons è certamente utile perché contiene dati numerici che dettagliano il mutato scenario dei prezzi dell’energia. In particolare, con i prezzi del gas che da giorni si conservano al di sotto dei 51 euro al megawattora, le tariffe in bolletta per questo mese sul mercato tutelato (che saranno rese note da Arera a inizio del prosismo) dovrebbero calare – come accennato – di circa il -17%, mentre quelle della luce per il secondo trimestre dell’anno in corso, potrebbe calare addirittura del 25%.
L’associazione fa una stima dei costi e indica anche che, alla luce della nuova situazione:
- la bolletta media del gas si attesterebbe così sui 1.150 euro circa all’anno, corrispondente ad un risparmio, rispetto alle tariffe attualmente in vigore, uguale a 237 euro all’anno per nucleo familiare;
- la bolletta media dell’elettricità scenderebbe a quota 1.075 euro circa all’anno per nucleo familiare, con una minore spesa rispetto ai valori di oggi corrispondente a 359 euro, e un risparmio totale tra luce e gas di 596 euro all’anno a famiglia.
Sommando i due valori, ecco che si arriva a quasi 600 euro di risparmio a famiglia, certamente un dato incoraggiante se pensiamo alle molte ombre sul futuro dei prezzi dell’energia che dominavano lo scenario fino ad alcune settimane fa. Ma sicuramente si tratta di notizie che, di riflesso, saranno ben accolte anche da ristoratori, commercianti e negozianti, che da tempo speravano in un’inversione di tendenza dopo i salassi del 2022.
Confronto con il 2022 e ulteriori precisazioni finali
Codacons nel suo recente comunicato ha anche aggiunto che, rispetto alla spesa effettuata tutto lo scorso anno dalle famiglie del nostro paese (si tratta di cifre consistenti – circa 1.866 euro per il gas e 1.322 euro per la luce) il risparmio totale per le forniture energetiche sul mercato tutelato toccherebbe quota 959 euro a nucleo familiare. Si tratta chiaramente di una stima dell’associazione, che però aiuta a capire le dimensioni delle ultime novità in fatto di tariffe bollette luce e gas.
C’è però un rovescio della medaglia, che Codacons puntualmente rileva, ed è il fatto secondo cui sulle bollette di luce e gas grava comunque l’incognita del ritorno degli oneri di sistema. Non dobbiamo infatti dimenticare che il prossimo 31 marzo avrà termine l’azzeramento degli oneri sulle bollette dell’energia disposto, dal governo per contenere le spese dei cittadini. Sarebbe auspicabile una proroga del provvedimento perché, in mancanza, dal primo aprile le bollette luce e gas riprenderanno a incrementare di costo, tenuto conto che gli oneri di sistema – precisa l’associazione dei consumatori – pesano per il 10,7% sulle fatture della luce e per quasi il 5% su quelle del gas.
Infine, rimarchiamo che c’è attesa per le nuove tariffe del mercato tutelato che ARERA, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ufficializzerà entro i primi giorni di marzo. Come accennato sopra, le previsioni indicano comunque un taglio che potrebbe essere di circa il 17% sulla bolletta gas di febbraio e non dimentichiamo che, sulla scorta del nuovo metodo di calcolo previsto a luglio dall’Autorità, il prezzo del gas per i clienti ancora in tutela è aggiornato alla fine di ciascun mese e reso noto nei primi giorni del mese posteriore a quello di riferimento, tenuto conto della media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso italiano.