SelfyConto Mediolanum e Conto Corrente Arancio di ING sono due c/c molto conosciuti e che oggi presentano interessanti tassi di interesse. Ecco perché è giusto parlarne onde contribuire ad orientare la scelta di chi intende trarre una discreta remunerazione dal proprio conto.
Gli interessi sul conto costituiscono interessi bancari che l’istituto di credito versa ai propri clienti correntisti, in quanto maturati dal denaro depositato sul c/c o sul conto deposito.
In altre parole, la banca attribuisce al cliente un guadagno per aver contato sul deposito, per un certo lasso di tempo, del denaro del correntista stesso.
Tuttavia gli interessi su conto corrente sono generalmente ridotti e sono pari alla remunerazione che la banca riconosce al correntista per aver messo la propria liquidità a disposizione dell’istituto di fiducia. Ebbene, al momento sono disponibili due distinte tipologie di conti correnti caratterizzati da tassi di interesse fino al 4% sui vincoli attivi. Certamente non una percentuale in grado di generare un enorme guadagno ma comunque degna di nota.
Di seguito parleremo dunque di Conto Corrente Arancio di ING e SelfyConto Mediolanum, chiarendone alcuni interessanti aspetti.
Conto corrente Arancio ING: il tasso di interesse e le condizioni
Il conto corrente consiste in uno strumento bancario che consente di accreditare stipendio e pensione, addebitare il pagamento automatico di bollette, utenze e rate di prestiti e mutui, ma anche di compiere operazioni come bonifici, ricariche e via dicendo. Come detto, gli interessi su conto corrente sono di solito non molto alti e corrispondono di fatto alla remunerazione che la banca riconosce al correntista per aver messo la propria liquidità a sua disposizione.
Vero è che il costo del conto corrente, sia tradizionale che online, è cresciuto negli ultimi anni ma quanto proposto di ING Direct merita quanto meno un’occhiata. La proposta Conto Corrente Arancio dà infatti un rendimento comunque non così irrilevante sulle somme vincolate, che può controbilanciare varie spese.
Attenzione però alle condizioni, in quanto per averlo, occorre aprirlo (senza costi) e accumulare in esso le somme entro il prossimo 31 marzo. L’offerta comporta che per il primo trimestre sulle somme vincolate sarà fatto valere un tasso di interesse annuo lordo pari al 3% fino a un ammontare massimo di 100mila euro. Dopo il primo trimestre di vincolo, il tasso di interesse calerà allo 0,5% annuo lordo, garantendo così l’aumento delle somme accantonate nel deposito.
Il Conto Corrente Arancio comporta un canone a costo zero, ma a fronte di spese per bollettini Mav, Rav, F24, ricariche telefoniche e bonifici SEPA – il valore di spesa è 2,50 euro. Anche i prelievi sono a pagamento (0,95 euro). Gratis invece il rilascio della carta di debito.
Conto corrente SelfyConto Mediolanum: il tasso di interesse annuo conviene ma occorre accreditare lo stipendio
Per quanto riguarda invece coloro che scelgono il conto corrente SelfyConto Mediolanum, questi potranno aprirlo e conseguire un tasso annuo lordo del 4% sulle somme vincolate a 6 mesi, ma soltanto ad una ben precisa condizione. In particolare, al fine di avere questo rendimento sulle somme vincolate per un semestre, sarà obbligatorio accreditare lo stipendio sul conto. Una sorta di compromesso che la banca chiede al cliente per contraccambiare con la remunerazione citata.
La condizione è sufficiente nel senso che dopo aver dato luogo a questa condizione, per il correntista non vi è alcun obbligo di importo da sottoscrivere per avere poi il tasso di interesse al 4% annuo lordo. Per fare un semplice esempio, l’interessato potrà vincolare anche soli 100 euro (ovvero la somma minima) e dopo 6 mesi conseguire quella somma più gli interessi. Certamente si tratterebbe di molto poco ma il dettaglio è di rilievo perché indica la flessibilità della proposta SelfyConto Mediolanum.
La spesa per il canone per il primo anno è pari a zero, mentre dal secondo anno a seguire corrisponde a 3,75 euro al mese (in caso di under 30 anni è gratis comunque fino al compimento del trentesimo anno). Attenzione però, perché detta somma può essere azzerata se il correntista ha ottenuto, presso la stessa banca, un prestito, un mutuo o una polizza assicurativa di tutela. Ancora nessun canone anche se si è titolari di un patrimonio gestito il cui valore sia pari ad almeno 15 mila euro. Si tratta di un’offerta valida fino al 31 dicembre prossimo. La carta di debito è rilasciata senza costi.