Indennità 200 o 350 euro autonomi e professionisti senza partita IVA: il messaggio Inps che toglie ogni dubbio e spiega come ottenerla

Un messaggio Inps del 20 marzo scorso informa lavoratori autonomi e professionisti non titolari di partita IVA del fatto che è possibile richiedere l’indennità ad hoc da 200 o 350 euro. La guida rapida.

In molti già sapranno che l’istituto di previdenza, da alcune settimane, ha lanciato il suo nuovo sito web, che oggi spicca per una navigazione molto più intuitiva tra i contenuti e una distribuzione più efficace degli argomenti.

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Non solo le FAQ, ma anche sistemi di intelligenza artificiale saranno utili a chiarire dubbi e risolvere questioni del contribuente, senza passare per la procedura di interpello, che non sarà più gratuita.

Oltre a questo non mancano le tradizionali comunicazioni dell’istituto, grazie al servizio ad hoc e all’area ‘Inps comunica’: qui il contribuente può trovare gli atti, le notizie e tutti i contenuti che l’istituto pubblica ogni giorno al fine di promuovere l’interazione con i contribuenti.

Grazie al servizio rinnovato è possibile accedere, ad esempio, alle iniziative dell’istituto in tema di Inclusione e Innovazione e agli atti ufficiali, le circolari e i messaggi che l’Inps rende pubblici e consultabili, come pure alle guide, suddivise per tipologie di utenza, che indicano percorsi di navigazione utili a rispondere alle domande più frequenti.

Ebbene, è di questi giorni una notizia dell’area ‘Inps comunica‘, con la quale l’istituto rende noto che, per quanto riguarda l’indennità per autonomi senza partita IVA, le domande sono possibili entro il 30 aprile prossimo. Vediamo più da vicino.

Indennità una tantum lavoro autonomo senza partita IVA: beneficiari e requisiti

Come accennato in apertura, la comunicazione Inps pubblicata lo scorso 20 marzo indica che è attiva la procedura web per richiedere l’indennità una tantum da 200 o 350 euro. Ci riferiamo alla misura prevista prevista dall’art. 2-bis, decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali 19 agosto scorso.

Gli interessati all’indennità una tantum da 200 o 350 euro sono in particolare le figure seguenti:

  • i lavoratori autonomi e i professionisti non titolari di partita IVA,
  • iscritti alle gestioni previdenziali Inps.

Essi debbono avere i requisiti indicati nella circolare Inps 16 marzo 2023, n. 30, recante istruzioni contabili in tema di indennità una tantum in favore di questi soggetti.

Inoltre, onde conseguire la prestazione per un importo uguale a 200 euro, gli interessati che fanno domanda devono avere incassato un reddito complessivo lordo non maggiore di 35mila euro annui nel periodo d’imposta 2021.

L’indennità è invece uguale a 350 euro nelle ipotesi nelle quali, nello stesso periodo d’imposta 2021, i lavoratori interessati abbiano incassato un reddito totale non maggiore di 20mila euro annui.

Modalità per fare domanda per il conseguimento dell’indennità

Coloro che rispettano le condizioni di accesso previste, potranno fare utilmente domanda con il servizio web, entrando nel “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. A seguito dell’autenticazione, lo step successivo sarà quello della selezione della voce corrispondente alla categorie di appartenenza, tra quelle raggruppate nella voce “Indennità una tantum – Autonomi senza partita IVA”.

La comunicazione Inps pubblicata lo scorso 20 marzo è molto utile perché dettaglia tutte le varie operazioni ed infatti, dopo aver fatto domanda, per l’interessato sarà possibile:

  • ottenere le ricevute e i documenti prodotti dal sistema;
  • controllare lo stato di lavorazione della richiesta;
  • aggiornare le informazioni legate alle modalità di pagamento se ritenuto necessario.

Nel caso l’interessato non intenda fare da sé, potrà avvalersi dell’intermediazione di un servizio ad hoc, come quello di un patronato o di un contact center (telefonando al numero verde 803.164 da rete fissa gratuitamente oppure al numero 06.164164 da rete mobile a pagamento, in relazione alla tariffa applicata dai vari gestori). Anche per questa via sarà così possibile domandare l’indennità lavoro autonomo da 200 o 350 euro.

Come accennato in precedenza, c’è tempo fino al 30 aprile 2023 per poter fare domanda. Il messaggio Inps si chiude indicando che i professionisti iscritti esclusivamente ad altri enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza, onde poter accedere all’indennità in questione, sono obbligati a fare domanda agli enti previdenziali ai quali sono iscritti – nei termini e secondo le modalità dagli stessi indicati.


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