Covid e reinfezione: aumentano i rischi per la salute e la paura

Il Covid è stato uno degli argomenti più trattati degli ultimi anni, ma la reinfezione può causare maggiori rischi alla salute? Ecco cosa c’è da sapere in merito

Com’è noto, il Covid-19 è stato spesso argomento di dibattito durante gli anni precedenti e ad in questo periodo spesso se ne sente parlare anche se con meno frequenza. Ma la reinfezione potrebbe portare rischi alla salute? Ecco cosa c’è da sapere e lo studio.

Covid reinfezione
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Secondo quanto riportato dal sito notizie.virgilio.it, che riprende a sua volta uno studio americano della Washington University School of Medicine (St. Louis), i soggetti che sono stati infettati più volte dal virus potrebbero incorrere in problematiche per la salute di maggiore gravità.

Lo studio pubblicato su Nature evidenzierebbe che le persone che hanno contratto il virus più di una volta potrebbero avere una probabilità più alta di morire e vi rischierebbero il ricovero tre volte in più.

Inoltre, potrebbe esservi la possibilità di danni al sistema neurologico 1.6 volte in più rispetto ad altri soggetti. E le malattie. respiratore e legate al cuore potrebbero essere tre volte più probabili.

Covid e reinfezione, i rischi per la salute: il vaccino

L’influenza stagionale sembra essere arrivata in anticipo e uno dei possibili rimedi potrebbe essere il vaccino, ma cosa c’è da sapere? Ecco tutte le informazioni utili.

Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, dallo studio pubblicato su Nature emergerebbe che, a prescindere dal vaccino, vi sarebbero comunque maggiori rischi per la salute per chi si infetta più volte.

Secondo quanto riportato da notizie.virgilio.it, che a sua volta riprende il Corriere della Sera, vi è un commento di Clerici, noto immunologo. Quest’ultimo dice che è curiosa l’apparente carenza di una correlazione con il vaccino. Inoltre, vi sarebbero alcune domande da porsi come quale vaccinazione – i soggetti oggetto di studio – abbiano eseguito e quale variante del virus hanno contratto.

L’immunologo continua spiegando che le varianti probabilmente sono diverse e di conseguenza vi è la possibilità che questo “[…] potrebbe cambiare il rapporto tra rischio e vaccinazione“.

Clerici continua spiegando che l’accumulo di infezioni potrebbe dunque risultare dannoso dal momento che questo provocherebbe un indebolimento. In modo particolare se si tratta di soggetti di età avanzata oppure malati.

Dopo un lasso di tempo abbastanza lungo ed i dati raccolti, si può dire che il vaccino anti-Covid ha avuto successo per evitare effetti gravosi per la salute. Bassetti, noto virologo che spesso ha fatto sentire la sua voce durante la pandemia, ha sottolineato quanto sia importante fare la vaccinazione se si hanno più di ottant’anni oppure si è fragili.

Vi è poi uno studio fatto in Danimarca che dimostrerebbe come i vaccini siano molto importanti per chi ha contratto diverse volte la malattia. All’interno di tale studio vi è spiegato come il vaccino anti-covid avrebbe dato una protezione fino al novantaquattro per cento per Delta, mentre per Omicron è del sessanta per cento. Questa resterebbe fino a nove mesi.

Per avere maggiori informazioni rispetto agli studi citati, a questo link vi è quello fatto negli Stati Uniti, mentre qui quello danese.


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